Italia – VIS: 25 anni “insieme e contromano” |
Angola – Una accoglienza migliore per i ragazzi della Casa Michele Magone |
Fotocronaca del 31/1/2013 |
(ANS – Luanda) – É stata inaugurata lo scorso venerdì 14 settembre a Luanda, in Angola, la Casa S. Kizito, centro di prima accoglienza per ragazzi di strada. Un progetto di cooperazione internazionale che vede lavorare insieme salesiani, volontari del VIS e istituzioni pubbliche.
La ristrutturazione, avvenuta all’interno del progetto “La Strada per la vita! Rafforzamento della Rete di Protezione Sociale dei Bambini e Adolescenti più Vulnerabili e Marginalizzati di Luanda”, co-finanziato dall’Unione Europea e dal Ministero per gli Affari Esteri dell’Italia, ha permesso il notevole miglioramento delle condizioni di vita di questi ragazzi.
La casa, che funziona da centro sia diurno che notturno, é accogliente, colorata e pulita, come sottolineano con orgoglio i piccoli inquilini. Nel grande cortile sul retro, ideale per le attività sportive, sono disponibili, grazie al nuovo sistema di canalizzazione, acqua corrente, servizi igienici dignitosi e una cucina attrezzata.
La casa accoglie oggi 20 bambini dai 10 ai 15 anni, che affrontano a piccoli passi, ma con grande forza di volontà, il difficile passaggio dalla vita di strada alla scelta di un nuovo cammino, di educazione e riappropriazione della dignità, spesso persa tra le vie di Luanda. Essa, hanno spiegato i ragazzi, é intitolata a S. Kizito, ugandese, morto martire a 14 anni, a cui si sono ispirati i ragazzi e don Roberto Musante, sdb, per la stesura del motto: “Stendiamo la mano perché nessuno faccia un passo indietro”.
L’inaugurazione si é svolta alla presenza di Federica Polselli, responsabile dell’ufficio della Cooperazione Italiana dell’ambasciata Italiana a Luanda; di Antonella Palmieri, giornalista accreditata dell’Agenzia Giornalistica Italia; dei ragazzi delle case-famiglia inserite anch’esse nel progetto; degli educatori del centro; dei Salesiani e dei volontari del Volontariato Internazionale per lo Sviluppo (VIS). Per i ragazzi la festa è stata anche un’opportunità per ringraziare con canti, danze, esibizioni di capoeira e sorrisi coloro che, anche a distanza, li pensano con affetto e stima, riconoscendo l’importanza di un centro come quello in cui essi al momento vivono.
La festa si è conclusa con pranzo comunitario, che ha suggellato un momento di profonda condivisione.
Pubblicato il 18/09/2012