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30/3/2012 - RMG - Giovani: Siate sempre lieti nel Signore
Foto dell'articolo -RMG – GIOVANI: SIATE SEMPRE LIETI NEL SIGNORE

(ANS – Roma) – La Giornata Mondiale della Gioventù è un evento che si rinnova ogni anno: a livello internazionale ogni due o tre anni e a livello diocesano negli anni intermedi in occasione della Domenica delle Palme. Benedetto XVI ha consegnato ai giovani che s’incontrano nelle varie diocesi del mondo il suo messaggio per la XXVII GMG che, inevitabilmente, fa memoria di quella celebrata a Madrid lo scorso agosto e invita a guardare alla prossima di Rio de Janeiro. Don Fabio Attard, Consigliere per la Pastorale Giovanile, ci guida nella lettura del messaggio.

Il messaggio del Papa per la GMG 2012 parte dall’invito alla gioia che troviamo nella Lettera di san Paolo apostolo ai Filippesi: “Siate sempre lieti nel Signore!” (4,4). Il Papa segue una riflessione semplice che inizia nel cuore dei giovani – è un cuore fatto per la gioia; offre Cristo come fonte; e invita a vedere la vita come l’arena del vissuto gioioso.

1. La prima sfida è saper rispondere alla domanda “dove è la fonte della gioia?”
La proposta del Papa inizia nella persona di Gesù perché si manifesta in modo pieno la vera gioia che Dio ha per ogni vivente. Incontrare Gesù fa nascere sempre una grande gioia interiore. Troviamo questa esperienza nel ministero di Gesù, come la incontriamo nel momento cruciale dell’ora della passione di Gesù quando negli ultimi momenti della sua vita terrena, a cena con i suoi amici, Egli dice: “Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore... Vi ho detto queste cose perché la mia gioia sia in voi e la vostra gioia sia piena” (Gv 15,9.11). La stessa esperienza di gioia narrano i Vangeli nel giorno della risurrezione: “Salute a voi!” (Mt 28,8-9). È la gioia del Cristo è il vivente, il vincitore del male del peccato e della morte.

2. Se in Cristo è la fonte, nella nostra vita è lo spazio della gioia. E il Papa cerca di rispondere alla seconda domanda: “Come conservare nel cuore la gioia cristiana?”

Senza tanti giri il Papa invita i giovani a fare la scelta che conta: “Cari giovani, non abbiate paura di mettere in gioco la vostra vita facendo spazio a Gesù Cristo e al suo Vangelo.”

È una scelta che va accompagnata con una vita di fede: “la gioia è frutto della fede, è riconoscere ogni giorno la sua presenza, la sua amicizia.” Ecco allora un cammino che si fonda su una esperienza di fede illuminata dalla Parola, alimentato dalla liturgia, la celebrazione eucaristica, il sacramento della penitenza, e, infine, un impegno a far crescere nella propria vita e nella vita delle comunità la comunione fraterna. Tre proposte che sostengono la vera gioia.

3. Il Papa poi fa accenna al prossimo “Anno della fede” che sarà di aiuto e di stimolo. Alla stesso tempo presenta figure di giovani, Pier Giorgio Frassati e Chiara Badano che hanno saputo vivere quella gioia a ampio raggio. Il primo scrive: “Tu mi domandi se sono allegro; e come non potrei esserlo? Finché la Fede mi darà forza sempre allegro! Ogni cattolico non può non essere allegro... Lo scopo per cui noi siamo stati creati ci addita la via seminata sia pure di molte spine, ma non una triste via: essa è allegria anche attraverso i dolori” (Lettera alla sorella Luciana, Torino, 14 febbraio 1925). Mentre Chiara dichiara: “È stato proprio un momento di Dio: soffrivo molto fisicamente, ma l’anima cantava” (Lettera a Chiara Lubich, Sassello, 20 dicembre 1989).

4. Il Papa, infine, esorta i giovani ad essere missionari della gioia. Chi segue Cristo non può essere felice se gli altri non lo sono: la gioia va condivisa. Una gioia che viene dalla convinzione di fede che non siamo mai soli, ma siamo sorretti sempre dalle mani di Dio!

Belle le due citazioni che il Papa offre ai giovani e che vale la pena riportarle in questo messaggio. La prima della beata Madre Teresa di Calcutta: “La gioia è una rete d’amore per catturare le anime. Dio ama chi dona con gioia. E chi dona con gioia dona di più”. La seconda del Servo di Dio Paolo VI: “In Dio stesso tutto è gioia poiché tutto è dono”.

Pubblicato il 30/03/2012

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