(ANS – Roma) – Convocati dal Dicastero per la Pastorale Giovanile, dal 23 al 25 marzo dodici salesiani di varie regioni si sono riuniti in équipe presso la Casa Generalizia per elaborare una riflessione teologica da integrare nell’ultima parte del cammino sul Ripensamento della Pastorale Giovanile Salesiana; scopo di quest’ultima sezione è quello di aggiornare “il Quadro di Riferimento Fondamentale. La Pastorale Giovanile Salesiana”.
All’evento hanno partecipato don Alberto Martelli (Italia); don José Luís Plascencia Moncayo (UPS); don Gregoire Kifuayi Nzilimpiem (Cameroun); don Koldo Gutierrez Cuesta (Spagna); don Charles Maria Antonysamy (India); don Carlo Loots (Belgio); don Marcello Baek (Corea). Assieme a questo gruppo, i membri del Dicastero per la Pastorale Giovanile: don Robert Simon David; sig. Mario Olmos; don Miguel Angel García; e don Rafael Borges, coordinati dal Consigliere, don Fabio Attard.
Il gruppo ha sviluppato un profondo lavoro di riflessione e proposta teologica e salesiana che precederà e illuminerà tutta la parte metodologica e operativa della pastorale. Elemento chiave ed indispensabile è quello di radicare il cammino della pastorale salesiana con quello della Chiesa, in modo speciale in un periodo storicamente carico di significato e di grandi sfide pastorali com’è quello attuale. Nelle giornate di studio i membri dell’équipe si sono confrontati su una pastorale che si trova a proprio agio in una contestualità ecclesiale ravvivata e attivata, una proposta che abbia un fondamento teologico per l’identità e la missione salesiana.
Sono state affrontate le implicazioni della centralità dell’evangelizzazione nelle proposte formative e nelle prassi pastorali delle opere, così come l’unione armonica di educazione ed evangelizzazione. Si è individuata così una pastorale centrata sul giovane attraverso la carismatica inclinazione delle radici e dell’identità salesiane. Ruoli determinanti sono stati riconosciuti anche al coraggio, alla capacità di proposta pastorale e alla testimonianza interne alla Comunità Educativo-Pastorale.
“Non si tratta di aggiungere o modificare qualcosa; si tratta, piuttosto, di rincentrare i processi della educazione alla fede come missione della Chiesa” ha commentato don García a margine dell’incontro. Tale processo esige non soltanto un aggiornamento dei linguaggi, ma anche un’attenzione concreta al riposizionamento della pastorale nella riflessione teologica. Un lavoro, cioè, che restituisca alla pastorale un’autentica capacità formatrice del salesiano pastore, una formazione in vista della missione.
Pubblicato il 26/03/2012
