(ANS – New York) – Dal 27 febbraio al 9 marzo si è tenuta presso il Palazzo di Vetro dell’ONU a New York la 56ª Commissione sullo status delle donne. Ai lavori della Commissione, conclusi ufficialmente il 15 marzo, ha contribuito e partecipato anche la Famiglia Salesiana, sia attraverso degli interventi nel corso dei lavori – realizzati in collaborazione con altre Organizzazioni Non Governative accreditate – e sia organizzando due eventi paralleli alla Commissione.
I lavori della 56ª Commissione sullo status delle donne hanno affrontato il tema del “Rafforzamento delle donne rurali e il loro ruolo nello sradicare la povertà e la fame: sviluppo e sfide”. Oggetto di attenzione sono stati anche i progressi compiuti nell’attuazione delle conclusioni concordate dalla 52ª Commissione sui finanziamenti in favore della parità di genere e il rafforzamento delle donne.
Le Figlie di Maria Ausiliatrice (FMA) e alcune rappresentanti del Volontariato internazionale per l’Educazione, la Donna e lo Sviluppo (VIDES) hanno preparato un evento parallelo alla Commissione, co-sponsorizzato dai Salesiani, che ha focalizzato l’attenzione sull’impegno delle religiose e delle volontarie salesiane per difendere e promuovere i diritti delle donne in Honduras e nel Sud Sudan. Sr Roxana Juarez, FMA, e la signora Gloria Maricela Aguilar sono intervenute sulla realtà dell’Honduras, mentre sr Roberta Tomasi, Ispettrice delle FMA in Sud Sudan, e le volontarie del VIDES degli Stati Uniti, Natalie Fontenot e Mireya Carrillo, hanno parlato del lavoro svolto nel neo-stato africano.
All’evento hanno preso parte anche sr Maria Luisa Miranda, Consigliera generale delle FMA per la Famiglia Salesiana, sr Leonor Salazar, Direttrice Generale del VIDES Internazionale, e sr Glorina Rita James, Consulente della dimensione Maria e Donna. Don Thomas Brennan, sdb, rappresentante dei Salesiani presso le Nazioni Unite, ha svolto il ruolo di moderatore della tavola rotonda.
Il secondo evento parallelo, organizzato dalla Procura Missionaria Salesiana, è stato un forum dal titolo “L’HIV tra le donne rurali: considerazioni speciali in fatto di prevenzione, trattamento, cura e supporto”. Le relazioni, presentate da professionisti esperti in sanità fisica e mentale, ricercatori e accademici, hanno mostrato una serie di analisi e ricerche geograficamente molto ampie, dalla Giamaica all’Armenia, oltre ad un analisi specifica sulla diffusione tra le giovani donne rurali e ad una comparazione sulle sfide parallele che riguardano le donne rurali e le donne di colore di città che vivono in aree geograficamente isolate. Anche in quest’occasione don Brennan ha ricoperto il ruolo di moderatore.
Dai lavori e dagli incontri è emerso che i contributi dati dalle donne nelle società di tutto il mondo sono molto significativi e che spesso costituiscono la chiave di volta del progresso sociale. Quando le donne sono incluse nei processi decisionali e hanno accesso all’istruzione, si ottengono opportunità di crescita in ogni dimensione della vita di una comunità.
Pubblicato il 19/03/2012