(ANS – La Spezia) – Tra le varie attività che l’oratorio “Don Bosco” di La Spezia e la Federazione SCS/CNOS Salesiani per il Sociale conducono insieme con vari altri partner amministrativi e delle politiche sociali, c’è “SOS Ascolto”, un programma di consulenza, accoglienza e accompagnamento che mira a intercettare le domande sociali non immediatamente visibili e a dare risposte alle difficoltà più diffuse tra genitori e minori.

“Nella città di La Spezia – osserva don Antonio Integlia, direttore dell’oratorio – le problematiche sociali di famiglie e minori sono molto diversificate e soprattutto non manifeste. Chi si trova in situazioni di difficoltà può infatti avere molte resistenze ad esprimere richieste, per i motivi più disparati: una situazione di parziale illegalità, la non accettazione della propria situazione, la paura di essere giudicati pubblicamente, l’orgoglio. In altri casi, invece, le persone non sanno nemmeno dell’esistenza di servizi territoriali. E l’assenza di sostegno durante la prima fase di un malessere, può portare ad incrementare i problemi che possono di conseguenza portare a esclusione sociale, percorsi di dipendenza, devianza e danni psicologici”.

In questi ambiti, in cui è difficile sviluppare interventi strutturati, è importante agire preventivamente e avviare un rapporto di sostegno a “bassa soglia”, cioè di facile accesso, multidisciplinare e compiuto tramite rapporti informali. Il servizio di SOS Ascolto, gratuito e anonimo, è rivolto a ragazzi, genitori e famiglie e intende affrontare i problemi e i dubbi legati all’educazione, alla comunicazione con i figli, al rapporto di coppia, alla scuola e all’inserimento lavorativo. Per accedere ad SOS Ascolto è sufficiente una telefonata, dalla quale possono poi derivare colloqui con esperti, e se necessario, percorsi di accompagnamento, individuali, di coppia o di gruppo.

Gli obiettivi immediati di SOS Ascolto sono la promozione di conoscenze e competenze genitoriali, l’ascolto e un primo intervento di consulenza psicologica familiare, l’approfondimento di tematiche silenti, l’orientamento e l’accompagnamento verso altri servizi dedicati.

Quattro le azioni svolte parallelamente all’intervento: lo sviluppo della rete di ascolto e la valutazione del sistema dei servizi; percorsi di sostegno alla genitorialità; consulenza, orientamento e accompagnamento nei problemi dei singoli individui; e indagine sul percorso del disagio.

Il processo d’indagine sulle cause del disagio e sui servizi offerti permetterà, inoltre, di immaginare e coordinare nuove risposte integrate alle esigenze dei cittadini.

Pubblicato il 08/03/2012