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7/12/2011 - RMG - La festa dell’Immacolata nel DNA salesiano
Foto dell'articolo -RMG – LA FESTA DELL’IMMACOLATA NEL DNA SALESIANO

(ANS – Roma) – L’8 dicembre, festa dell’Immacolata Concezione, è una data cara e importante per il mondo salesiano. A Valdocco, ai tempi di Don Bosco, l’avvenimento era atteso, preparato e vissuto con grande intensità. Oggi in molti ambienti salesiani si ricorda la nascita dell’oratorio e si celebra il Cerchio mariano.

La storia del carisma salesiano, soprattutto l’esperienza dei primi anni di Valdocco, è costellata di tanti 8 dicembre nei quali si sperimentò la presenza materna di Maria Immacolata e si concretizzò l’affidamento di Don Bosco e dei suoi figli alla Vergine Madre. La benedizione della prima cappella dell’oratorio (1844), l’apertura del secondo oratorio (1847); le novene e feste in onore dell’Immacolata alla grande solennità in occasione della proclamazione del dogma mariano (1854); la consacrazione di Domenico Savio a Maria Immacolata (1854), la nascita della Compagnia dell’Immacolata; la liberazione dal colera (1854), la protezione della casa dell’oratorio dal fulmine (1861); l’apertura dell’ultima casa fatta da Don Bosco, a Liegi in Belgio in onore del Santissimo Sacramento, proprio l’8 dicembre 1887.

L’abitudine che aveva Don Bosco di collocare eventi importanti in prossimità di date liturgiche, soprattutto mariane, non era una strategia clericale, ma esprimeva la profonda convinzione della presenza di Maria nella sua vita, in quella dell’oratorio e, poi, della Congregazione. Il santo torinese amava dire “tutto è nato con una lezione di catechismo” ricordando l’incontro con Bartolomeo Garelli avvenuto l’8 dicembre 1841 nella sacrestia della chiesa di San Francesco d’Assisi in Torino, come riportato nelle Memorie dell’Oratorio.

Il santo dei giovani era convinto che “tutte le benedizioni piovuteci dal cielo per mezzo della Madonna, fossero frutto di quella prima Ave Maria detta con fervore e con retta intenzione insieme al giovanetto Bartolomeo Garelli, là nella chiesa di S. Francesco d’Assisi”.

In molte opere salesiane Famiglia Salesiana si ritrova alle ore 12.00 per celebrare il Cerchio mariano recitando insieme una Ave Maria. “È una tradizione che ricorda la grande devozione che Don Bosco ebbe per Maria e come il carisma salesiano sia nato sotto la protezione e la guida della Madre di Dio. – dice don Pierluigi Cameroni, Postulatore Generale per le cause dei santi della Famiglia Salesiana – In questo 8 dicembre 2011, primo anno di preparazione al bicentenario della nascita di Don Bosco, affidiamoci a Lei e chiediamole di ottenerci la carità pastorale che animò Don Bosco nella sua missione e che dall’alto della cupola di Maria Ausiliatrice continui a benedirci e a proteggerci”.

Pubblicato il 07/12/2011

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