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15/11/2011 - Repubblica Democratica del Congo - Chiusura delle celebrazioni per il Centenario
Foto dell'articolo -REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO – CHIUSURA DELLE CELEBRAZIONI PER IL CENTENARIO
Fotografia disponibile in Image Bank

(ANS – Lubumbashi) – Domenica scorsa, 13 novembre, nell’opera “Cité de Jeunes” a Lubumbashi, i salesiani della Repubblica Democratica del Congo hanno celebrato la conclusione del primo centenario di presenza. Mons. Gaston Ruvezi Kashala, SDB, vescovo di Sakania-Kipushi, ha presieduto l’Eucaristia, concelebrata dai missionari salesiani congolesi. Hanno partecipato anche i rappresentanti della Famiglia Salesiana e i ragazzi del Movimento Giovanile Salesiano di Lubumbashi.

Alla messa, animata dal coro della parrocchia di Santa Maria del Kenya, erano presenti anche sr Marie-Dominique Mwema Mukato, Consigliera Visitatrice delle Figlie di Maria Ausiliatrice, e l’on. Fify Masuka, in rappresentanza delle autorità cittadine. Nell’omelia mons. Ruvezi ha detto che “Dio ha dato a ciascuno diversi talenti che dobbiamo accogliere nella fede e con fede per farli fruttificare. Uno di questi talenti è il carisma salesiano, che ci invita sempre a metterci al servizio dei giovani congolesi, i quali, con la loro condizione, costantemente c’interpellano”.

Poi il vescovo ha ricordato che “i missionari hanno accettato di abbandonare tutto e lasciare i propri cari per venire a prestare servizio in questa terra. Il nostro impegno è quello di alzare il profilo di questa missione e impegnarci con coraggio e determinazione nel secondo secolo che ora ha inizio”.

Sul finire della celebrazione, don Jean Claude Kayumba, Ispettore, ha ringraziato quanti portarono il carisma salesiano nel paese, citando i nomi dei sei pionieri. “Sono modelli per noi oggi, all’inizio del nostro secondo secolo” ha detto. Ha poi ringraziato i vari rami della Famiglia Salesiana e li ha incoraggiati ad inserirsi in una sola sinergia per portare avanti la fiaccola della comune missione. E, con riferimento ad un gesto simbolico compiuto in precedenza, ha aggiunto: “come è avvenuto il gesto del passaggio della luce, affidata dal salesiano maggiore al più giovane salesiano dell’Ispettoria, così deve essere l’impegno a comunicare Cristo”.

Dopo la benedizione finale, il corteo sacerdotale ha raggiunto la casa della comunità, dove mons. Ruvezi ha benedetto una nuova statua di Don Bosco, che garantisce la presenza del santo Fondatore nella missione e in tutta l’Ispettoria di “Maria Santissima Assunta”.

Nel pomeriggio, in un clima gioiso, il Movimento Giovanile Salesiano ha coordinato le attrazioni e il festival che hanno chiuso il primo secolo di presenza salesiana e al tempo stesso hanno dato il via al secondo. Don Ferdinando Kalengay, coadiuvato da don Miche Mankonga, è stato l’animatore della cerimonia di apertura del secondo secolo; il salesiano ha ricordato che le cose sono cambiate e che ora tutti sono chiamati ad essere gli artefici del secondo secolo, e ha ringraziato il Signore per i cento anni vissuti e la nuova fase che si schiude.

Pubblicato il 15/11/2011

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