(ANS – San Pedro Carchá) – La Missione Salesiana di San Pedro Carchá, interamente dedicata all’apostolato tra gli indigeni di etnia Q’eqchí, discendenti dai Maya, è alla guida di una parrocchia di circa 250.000 abitanti, distribuiti in circa 350 villaggi. Da alcuni mesi i missionari della parrocchia, in comunione con tutta la chiesa Latinoamericana, hanno iniziato le “Sante Missioni Popolari”.
L’iniziativa è stata resa possibile in primo luogo grazie all’aiuto del Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Pascual Chávez, e del suo Consiglio, i quali hanno approvato e finanziato un progetto pastorale che ha come destinatari uno dei gruppi indigeni più poveri del Guatemala.
Nello scorso finesettimana, 28-29 ottobre, don Vittorio Castagna, missionario italiano da circa un anno in Guatemala, ha celebrato un ritiro allo scopo di sostenere la spiritualità di quanti collaborano alle Sante Missione Popolari. Elaborato sulla base delle riflessioni della Chiesa Latinoamericana durante la V Conferenza Generale dell’Episcopato (Aparecida 2007), il ritiro costituisce una forte esperienza spirituale che ha tra i suoi obiettivi quello di scuotere le comunità e spingerle a un autentico rinnovamento.
L’esperienza di ritiro realizzata da don Castagna ha coinvolto 70 laici con ruolo di coordinatori nei villaggi, e sarà riprodotta a cascata nel settore parrocchiale di competenza del missionario italiano, che conta circa 70 villaggi e 50.000 abitanti.
Il popolo Q’eqchí, che già per sua cultura ha una forte spiritualità, attraverso i vari ritiri che si stanno realizzando nella parrocchia vive realmente un forte tempo di grazia. In una situazione contingente di scarsità di sacerdoti, solo 6 per i 350 villaggi, il ritiro è, inoltre, una formazione necessaria per solidificare la relazione tra la Chiesa locale e i laici alla guida dei villaggi.
Pubblicato il 03/11/2011