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9/8/2011 - Etiopia - Un impegno sempre più necessario
Foto dell'articolo -ETIOPIA – UN IMPEGNO SEMPRE PIÙ NECESSARIO

(ANS – Addis Abeba) – Rimane grave e preoccupante la condizione di migliaia di persone minacciate dalla siccità in Etiopia. Il VIS - Volontariato Internazionale per lo Sviluppo, ONG promossa dal Centro Nazionale Opere Salesiane, continua il suo lavoro nella “Somaly Region”, sul fianco orientale dell’Etiopia. Ancora più critica è la condizione dei rifugiati somali nei campi etiopi. Rischio di una nuova emergenza anche in altre aree del paese. 

“A causa della siccità, persone e animali muoiono ogni giorno. – racconta Gloria Paolucci, responsabile dei progetti VIS in Etiopia - Neppure i cammelli, animali tradizionalmente abituati ad affrontare questo tipo di emergenze, sopravvivono e questo è un segnale di quanto sia critica la siccità quest’anno”. Altro segnale è il fatto che in passato le richieste di camion cisterna per la distribuzione dell’acqua provenivano da 10-15 distretti sui 51 della Somaly Region; quest’anno tutti i distretti stanno chiedendo aiuto.

Insieme a Rapid – ONG etiope con la quale il VIS collabora da anni nella regione – i volontari del VIS stanno distribuendo acqua in 2 dei distretti più colpiti, noleggiando un camion cisterna da 10mila litri. In diversi punti, concordati con le autorità locali, si distribuiscono, al mattino e al pomeriggio, 2 litri di acqua a persona per un totale di 5mila persone; ma le richieste sono urgenti anche da un altro distretto. “Non appena arriveranno i primi finanziamenti ci attiveremo anche per il terzo distretto” dichiara la sig.ra Paolucci.

Nella regione si sta creando un ulteriore emergenza rappresentata dai rifugiati somali. Testimonia la Paolucci: “Arrivano 800, 1000, 1500 fino a picchi di 2000 persone al giorno e si fermano nei campi nell’area di Dolo Addo. In settimana è stato aperto il quarto campo profughi e si prevede che nel giro di 30/40 giorni anche questo sarà pieno”. Molti dei rifugiati, tuttavia, muoiono in attesa di essere inseriti nelle liste, mentre sostano nei campi di pre-asilo.

Il VIS, che nel 2009 si era occupato di gestire i campi di pre-asilo di Lafaissa, salvando molte vite umane, viene sempre più sollecitato dalle autorità locali a prendersi carico della gestione di questi campi. Fortunatamente nella zona ci sono pozzi d’acqua; la difficoltà riguarda lo spostamento di molti prodotti di prima necessità non presenti in loco e che devono essere fatti pervenire da Addis Abeba.

Neanche nel sud del paese, a Dilla, la situazione è positiva; la siccità non ha ancora stremato la popolazione, ma le scarse piogge cadute non risolvono il problema. La poca acqua, infatti, è riuscita a far germogliare l’erba, ma non è sufficiente per far crescere le coltivazioni di mais e caffè, che così sono destinate a rovinarsi.

Il VIS aderisce e sostiene l’appello per l'Africa Orientale lanciato da AGIRE, l’Agenzia Italiana di Risposta alle Emergenze, per garantire i necessari soccorsi e sostenere le attività di emergenza delle nove ONG, tra le quali il VIS, già presenti nei paesi colpiti del Corno d’Africa.

Pubblicato il 09/08/2011

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