Giappone – Due mesi dopo il disastro |
Corea del Sud – Solidarietà nella preghiera e nelle opere |
Giappone – Il quadro più preciso della realtà salesiana |
Tra voci alterne di preoccupazione o d’inviti alla calma, la condizione della centrale nucleare di Fukushima è diventata la principale incognita sul presente e sul futuro del Giappone. Gli ambasciatori di diversi paesi hanno invitato i loro connazionali presenti nel paese ad abbandonarlo e a rientrare nei loro luoghi d’origine. Anche Tokyo, a 240 km di distanza da Fukushima, non è ritenuta del tutto fuori pericolo e sono decine di migliaia le persone che, nelle difficoltà di questi giorni, sono impegnate nell’evacuazione.
Don Aldo Cipriani, Ispettore del Giappone, appena rientrato dalla Visita d’Insieme in Thailandia, ha comunicato all’ANS le sue considerazioni. Il Superiore ha confermato la gravità dei danni subiti a seguito del terremoto e soprattutto del successivo tsunami: “La situazione nelle zone disastrate è veramente tremenda. È difficile al momento capire la portata delle radiazioni”.
La comunità salesiana, che nella capitale conta 6 opere, nella giornata di domani, 17 marzo, ha programmato una riunione per soppesare la situazione. Don Cipriani ha dichiarato che ogni scelta sarà concertata con le altre congregazioni religiose e invita tutti alla preghiera per il Giappone e il suo popolo.
Pubblicato il 16/03/2011