Obiettivo della Consulta era riflettere sul primo nucleo del Capitolo Generale 26 (CG26), il “Ritorno a Don Bosco” e su come tale processo sta avvenendo nella Congregazione, per poter così proporre nuovi percorsi di approfondimento del carisma salesiano. Nel corso delle riflessioni e dei dibattiti è emersa la necessità di avere ben chiaro il ruolo dell’animazione affidata al Delegato per la Pastorale giovanile, evitando di ridurlo a responsabile di tutte le attività.
Tra i risultati che referenti e coordinatori regionali porteranno con sé nelle rispettive sedi c’è la convinzione di dover dare un nuovo impulso all’animazione, formazione e gestione della Pastorale. Ciò dovrà avvenire in particolare lungo alcuni assi trasversali, come: “la prospettiva globale sul salesiano”, intesa come un’attenzione alla persona nella relazione, nella formazione, e nei processi di crescita personali e ispettoriali; e una riflessione costante sul senso dell’essere pastori, per focalizzare e approfondire la dimensione carismatica. Un processo, quest’ultimo, da realizzare in ciascuna Ispettoria attraverso occasioni regolari di studio e raccoglimento, per rinnovare l’impegno come consacrati ed evitare il rischio dell’attivismo.
Altro importante elemento riportato nelle conclusioni è stata la valutazione della Pastorale giovanile dalla prospettiva del ri-pensamento. La sfida del rapporto tra educazione ed evangelizzazione è una sfida per l’intera Congregazione e sollecita una proposta formativa che riguarda tutti i livelli della missione salesiana.
È stata sottolineata, infine, l’importanza di capire e far capire che il coordinamento della Pastorale giovanile va al di là delle sole iniziative ed attività ed impegna tutti a lavorare in sinergia, attraverso l’impegno del Consiglio Ispettoriale, dei Delegati dei vari settori, dei membri delle varie opere e nella Chiesa locale.
Pubblicato il 11/02/2011