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3/2/2011 - Stati Uniti - “Rock Out Youth Poverty”
Foto dell'articolo -STATI UNITI – “ROCK OUT YOUTH POVERTY”
(ANS – Rosemead) – Domenica 30 gennaio circa 200 giovani si sono riuniti, nonostante la pioggia continua, presso il centro salesiano di Rosemead per partecipare alla seconda edizione del “Rock Out Youth Poverty”. L’evento, unendo testimonianze e musica rock, mira a invogliare i giovani ad agire concretamente per contrastare la povertà.

Il Movimento Giovanile Salesiano degli Stati Uniti Ovest (SUO) ha organizzato per il 30 gennaio scorso la seconda edizione del “Rock Out Youth Poverty”, evento musicale e solidale pensato per “scacciare via la povertà”. Durante la giornata i giovani hanno potuto divertirsi e ballare con la musica delle rock band cattoliche “Sun Lips” e “Clap for Poland”, ma anche ascoltare delle testimonianze d’impegno e visitare gli stand dell’esibizione solidaria che accompagnava l’evento.

Sono intervenute le sorelle Mary Claire e Madelyn McGleynn, che 4 anni fa, all’età di appena 12 e 14 anni, diedero vita al “NETwork Against Malaria”, un progetto di raccolta fondi per l’acquisto di zanzariere insetticide per il contrasto alla malaria; dopo aver sentito la testimonianza di un missionario le due ragazze decisero di agire. “Non si è mai troppo giovani per iniziare a fare la differenza nelle vite degli altri” è stato il punto centrale del loro intervento.

Successivamente don Tom Brennan, portavoce dei salesiani alle Nazioni Unite, ha sfidato i giovani non solo ad impegnarsi per sconfiggere la povertà, ma anche per eliminare l’avidità che acuisce il divario tra ricchi e poveri nel mondo. Partendo dalla stima che il 48% della popolazione mondiale vive con meno di 2 dollari al giorno, don Brennan ha invitato i giovani a pensare a come condividere parte delle loro ricchezze con chi è bisognoso.

I giovani sono stati poi invitati ad esplorare quanto possono fare individualmente e all`interno delle loro comunità per generare un cambiamento di valori, così da passare da persone che consumano e accumulano a persone che si sforzano per il bene dei loro fratelli e sorelle.

Negli stand allestiti i giovani hanno conosciuto vari programmi di solidarietà per le donne impegnate a riscattare le proprie famiglie dalla povertà; per i minori che devono visitare i propri genitori in carcere; per i bambini malnutriti; per promuovere politiche pubbliche in favore della vita e della dignità umana e il volontariato tra i bisognosi.

Don Timothy Ploch, Superiore dell’Ispettoria SUO, ha, infine, presieduto la celebrazione conclusiva, in onore di San Giovanni Bosco. L’Ispettore ha presentato in particolare la passione per i bisognosi che animò Don Bosco e la sua capacità di invitare i giovani affinché agissero da bravi cittadini aiutandosi reciprocamente.

Pubblicato il 03/02/2011

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