Il Movimento Giovanile Salesiano degli Stati Uniti Ovest (SUO) ha organizzato per il 30 gennaio scorso la seconda edizione del “Rock Out Youth Poverty”, evento musicale e solidale pensato per “scacciare via la povertà”. Durante la giornata i giovani hanno potuto divertirsi e ballare con la musica delle rock band cattoliche “Sun Lips” e “Clap for Poland”, ma anche ascoltare delle testimonianze d’impegno e visitare gli stand dell’esibizione solidaria che accompagnava l’evento.
Sono intervenute le sorelle Mary Claire e Madelyn McGleynn, che 4 anni fa, all’età di appena 12 e 14 anni, diedero vita al “NETwork Against Malaria”, un progetto di raccolta fondi per l’acquisto di zanzariere insetticide per il contrasto alla malaria; dopo aver sentito la testimonianza di un missionario le due ragazze decisero di agire. “Non si è mai troppo giovani per iniziare a fare la differenza nelle vite degli altri” è stato il punto centrale del loro intervento.
Successivamente don Tom Brennan, portavoce dei salesiani alle Nazioni Unite, ha sfidato i giovani non solo ad impegnarsi per sconfiggere la povertà, ma anche per eliminare l’avidità che acuisce il divario tra ricchi e poveri nel mondo. Partendo dalla stima che il 48% della popolazione mondiale vive con meno di 2 dollari al giorno, don Brennan ha invitato i giovani a pensare a come condividere parte delle loro ricchezze con chi è bisognoso.
I giovani sono stati poi invitati ad esplorare quanto possono fare individualmente e all`interno delle loro comunità per generare un cambiamento di valori, così da passare da persone che consumano e accumulano a persone che si sforzano per il bene dei loro fratelli e sorelle.
Negli stand allestiti i giovani hanno conosciuto vari programmi di solidarietà per le donne impegnate a riscattare le proprie famiglie dalla povertà; per i minori che devono visitare i propri genitori in carcere; per i bambini malnutriti; per promuovere politiche pubbliche in favore della vita e della dignità umana e il volontariato tra i bisognosi.
Don Timothy Ploch, Superiore dell’Ispettoria SUO, ha, infine, presieduto la celebrazione conclusiva, in onore di San Giovanni Bosco. L’Ispettore ha presentato in particolare la passione per i bisognosi che animò Don Bosco e la sua capacità di invitare i giovani affinché agissero da bravi cittadini aiutandosi reciprocamente.
Pubblicato il 03/02/2011