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14/1/2011 - Haiti - Il ricordo e la speranza
Foto dell'articolo -HAITI – IL RICORDO E LA SPERANZA
(ANS – Port-au-Prince) – Nell’anniversario del terremoto la Famiglia Salesiana di Haiti si è riunita per commemorare tutte le vittime del sisma e in particolare i 3 salesiani, gli allievi e i professori morti. “Per chi crede in Dio la vita non muore, si trasforma” ha ricordato nell’omelia don Sylvain Ducange, Visitatore di Haiti.
 
La giornata del 12 gennaio ha visto i salesiani di Haiti stringersi come un’unica famiglia attorno ai parenti delle vittime del terremoto. Già dal mattino la comunità salesiana ha accolto le famiglie dei tre salesiani scomparsi nel terremoto: il sig. Hubert Sanon, coadiutore di 86 anni, e i due studenti al terzo anno di filosofia, Vilbrun Valsaint, di 27 anni e Wilfrid Atsime, di 29.

Dopo un breve momento per i saluti e la condivisione la comunità si è recata presso la sede dell’Università Quisqueya, dove sono stati sepolti i due giovani studenti. Qui don Ducange ha presieduto una prima celebrazione.
 
Alle 3 del pomeriggio la cerimonia è proseguita presso il cortile dell’opera “Ecole Nationale des Arts et Métiers – Piccole Scuole di Padre Bohnen” (ENAM – OPEPB), dove nel crollo delle strutture sono morti oltre 150 studenti. In primo luogo è intervenuto don Olibrice Zucchi, Direttore delle OPEPB, che ha animato la riflessione e la preghiera. Ricordando il dolore che ha sofferto personalmente durante la tragedia del terremoto, egli ha ribadito la sua fede “nel Dio della vita che può dare nuova vita ai nostri corpi mortali”. Don Zucchi ha invitato i presenti ad avere anche fiducia nell’aiuto di operatori e volontari per la ricostruzione.

Successivamente è seguita una messa commemorativa, presieduta da don Ducange e partecipata da tutta la Famiglia Salesiana della Visitatoria: gli studenti della scuola, del Centro di Formazione Professionale e delle OPEPB, i ragazzi dei Foyer Lakay, le Figlie di Maria Ausiliatrice, gli exallievi, i membri dell’ADMA, i Salesiani Cooperatori e molti altri educatori, dipendenti e amici dell’opera salesiana.

Nell’omelia don Ducange ha tracciato un breve ricordo dei tre salesiani morti e del loro impegno; quindi ha ricordato la terribile perdita degli studenti e dei professori delle scuole; e ha, infine, aggiunto: “Il passaggio di queste anime, avvenuto così tragicamente e in frazioni di secondo, lungi dall’ammutolirci, deve ispirare i nostri discorsi... Per coloro che credono in Dio, la vita non si distrugge, ma si trasforma”.

Al termine dell’omelia don Ducange ha anche dato lettura del messaggio inviatogli dal Rettor Maggiore.

In ANSchannel è disponibile un video in cui don Pierre Lephene descrive, in lingua spagnola, l’attività di Enam e delle Lakay a un anno di distanza dal terremoto. Le immagini mostrano i cortili di Enam, in cui si intravedono i prefabbricati e gli ambienti provvisori allestiti nei primi mesi dopo il sisma, che hanno permesso la ripresa delle attività.

Pubblicato il 14/01/2010

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