Palestina – Il Centro Artistico Salesiano, a sostegno dei giovani e delle tradizioni |
Italia – Un diorama per la Pasqua del Signore |
Fotocronaca del 26/10/2010 |
Il Museo si trova nel pieno centro della cristianità, al pian terreno dello storico convento salesiano, a pochi minuti dalla Chiesa della Natività a Betlemme. Al suo interno sono raccolte oltre 200 rappresentazioni della Natività di vari stili e dimensioni.
La collezione di presepi si compone di opere provenienti da tutto il mondo, segno dell’universalità dell’evento della Natività. L’afflato internazionale si riflette nella presentazione delle tradizioni artistiche di quasi tutti i paesi del mondo: figurine intagliate nel legno delle diverse culture africane affiancano i presepi andini, le opere asiatiche contendono scene e spazi alle rappresentazioni europee, che spaziano dal rigore alla stravaganza.
Un ruolo privilegiato la collezione lo riserva alla storia religiosa e artistica italiana, in virtù della tradizione iniziata dal presepe vivente di san Francesco d’Assisi a Greccio. Spazio, dunque, alle differenti tradizioni regionali, siciliane, napoletana, romane, liguri e venete. L’atmosfera del Museo riesce a coniugare il paziente criterio di ricerca storica, fedeli riproduzioni miniaturizzate, scenografiche ricostruzioni del paesaggio caratteristico e spettacolari rappresentazioni originali.
La finalità del museo, oltre a esibire presepi, mira anche ad accompagnare il visitatore lungo una riflessione spirituale sulla Natività. Per questo motivo il percorso nelle sale è accompagnato da una leggera musica, che guida gli ospiti nelle varie sale.
Promosso dall’UNESCO, il Museo Internazionale della Natività è sostenuto dall’Autorità Palestinese e dal Governo Italiano. Inaugurato alla vigilia di Natale del 1999, alla presenza di autorità politiche e religiose italiane e palestinesi, nonché alla presenza del Direttore Generale dell’UNESCO, il Museo ha subito da allora una battuta d’arresto a causa degli eventi legati alla seconda Intifada, i cui effetti sono durati diversi anni.
In questo periodo, tuttavia, il Museo si è potuto arricchire con le donazioni di artisti di tutto il mondo, ampliando e diversificando la sua collezione. Oggi, la visita al Museo è un’esperienza spirituale e mistica che fa da corollario all’incontro con Gesù è nella Basilica poco distante.
Pubblicato il 18/11/2010