Accompagnata dal coadiutore Hilario Seo, rientrato in patria dopo 3 anni di servizio come webmaster presso la Casa Generalizia, l’urna di Don Bosco è atterrata lunedì 25 ottobre presso l’aeroporto internazionale di Incheon. Da lì, espletate le formalità burocratiche, è giunta nella giornata di venerdì 29, memoria liturgica del beato Michele Rua, presso la Casa Ispettoriale di Seul. In questa sede i tirocinanti dell’Ispettoria, riuniti per tre giorni di ritiro, hanno avuto il privilegio di ammirarla in forma esclusiva e, esortati dall’Ispettore, don Stephanus Nam, hanno approfittato della “visita privata” per riflettere sui principi della spiritualità salesiana.
Nella giornata di lunedì 1° novembre ha avuto luogo la solenne apertura della peregrinazione. La cerimonia è iniziata con l’animazione musicale dei giovani del Don Bosco Youth Centre, che hanno suonato strumenti della tradizione coreana, da loro stessi realizzati. Successivamente, dopo un breve intervento di don Marcello Baek, Direttore della Casa Ispettoriale, le oltre 300 persone presenti, Salesiani, Figlie di Maria Ausiliatrice, Suore delle Carità di Gesù e semplici fedeli, si sono trasferite nella cappella dell’opera.
“Benvenuto in Corea, Don Bosco, padre dei ragazzi poveri – ha espresso don Nam a nome di tutti i Salesiani dell’Ispettoria –. Benvenuto e grazie per essere tra noi. Incontra i nostri ragazzi, incoraggiarli e dona a quelli che ti seguono la tua passione per la salvezza dei giovani”.
Per l’occasione il Rettor Maggiore, Don Pascual Chávez, ha inviato un messaggio all’Ispettore della Corea del Sud. “Sono molto lieto di sapere che l’urna di Don Bosco è serenamente arrivata a Seul”. Nella missiva Don Chávez ha incoraggiato la comunità a giovarsi della presenza del Fondatore e ha promesso la sua vicinanza spirituale durante la peregrinazione dell’urna.
I media locali, specie quelli cristiani, si sono mostrati particolarmente interessati alla peregrinazione delle reliquie di Don Bosco. Rispondendo ai giornalisti don Nam ha sottolineato: “Finalmente Don Bosco è arrivato nell’Asia Est, che aveva sognato 125 anni fa, e penso sia molto significativo che sia qui a Seoul, vicino a Pechino, la città del suo sogno. Anche se nella lunga peregrinazione che commemora i 200 anni della sua nascita non potrà toccare quella città, davanti all’urna preghiamo che il suo sogno si realizzi davvero; e possa la sua presenza incoraggiare lo zelo missionario nella nostra Ispettoria”.
Con l’arrivo a Seul, l’urna inizia la sua pellegrinazione, dopo l’America Cono Sud e l’Interamerica, nella Regione dell’Asia Est-Oceania.
Pubblicato il 03/11/2010