Belgio – “European Business Forum” sulla formazione professionale |
Belgio – Dichiarazione del Presidente del COMECE alla Conferenza Climatica di Copenhagen |
L’incontro è stato ospitato da José Manuel Barroso, Presidente della Commissione Europea, Herman Van Rompuy, Presidente del Consiglio Europeo, e Jerzy Buzek, Presidente del Parlamento Europeo. All’evento, giunto alla VI edizione, hanno preso parte numerose figure di primo piano delle realtà religiose: oltre a mons. van Luyn, in rappresentanza della COMECE, sono intervenuti anche il card. Péter Erdõ, Arcivescovo di Esztergom-Budapest e Presidente del Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE), la dott.ssa Flaminia Giovannelli, sotto-segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, e vari leader religiosi cristiani, ebrei, musulmani ed anche delle comunità Sikh ed Hindu presenti nei paesi dell’Unione Europea.
Nel suo intervento alla Commssione Europea mons. van Luyn ha messo in guardia dal pensare di sconfiggere la povertà adottando strumenti che tralascino il ruolo della persona: “qualsiasi lotta alla povertà basata esclusivamente su misure tecniche o amministrative con molta probabilità fallirà i suoi obiettivi. Tale scelta assegna ai poveri solo il ruolo di ‘oggetto del benessere’”, ha affermato. “Al contrario, ciò che è necessario è un metodi di sostegno ai poveri che permetta loro di essere ‘attori’ nella lotta di tutta la società contro la povertà e l’esclusione”. E tra i cardini per raggiungere questo traguardo, il salesiano ha indicato il “principio fondamentale e indispensabile della solidarietà” che permette di accettare concretamente “l’alterità dell’altro”, senza imporre la propria visione.
Proseguendo nella sua relazione, il prelato ha affrontato il tema dell’attuale crisi economica. Valutando gli sforzi dell’UE per uscirne, ha aggiunto che “non possiamo permettere che, ancora una volta, i più poveri e deboli diventino le vittime delle crisi, né possiamo scaricare sulle future generazioni il compito di riparare ai nostri danni, senza fare nulla noi per primi”.
In conclusione il vescovo di Rotterdam ha trattato anche delle responsabilità dell’UE nei confronti delle popolazioni del resto del mondo, e in particolare dell’Africa, richiamando ad un più incisivo impegno di tutte le istituzioni, politiche, religiose, civili e sociali, per il pieno raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
Pubblicato il 29/07/2010