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18/6/2010 - Angola - Vent’anni di missione in Africa
Foto dell'articolo -ANGOLA – VENT’ANNI DI MISSIONE IN AFRICA
(ANS – Luanda) – L’edizione digitale de “El País”, quotidiano di Montevideo, Uruguay, ha pubblicato domenica 13 giugno una intervista a don Martín Lasarte, salesiano sacerdote missionario in Angola. Il salesiano, di origine uruguaiana, racconta come ha vissuto metà della sua vita in Angola, dove giunse nel 1990, all’età di 28 anni sperimentando la guerra, la povertà e altre condizioni estreme.

La sua storia missionaria ebbe inizio nel 1981 quando, studente dell’Istituto “Giovanni XXIII”, ascoltò una conferenza sul continente africano di don Milán Zednicek, salesiano e anch’egli oggi in Angola,. Don Martín Lasarte giunse in quel continente nel 1990 con la missione salesiana diretta in Angola, e l’anno successivo fu ordinato sacerdote.

Giunse durante la guerra civile che ha segnato il paese dal 1975 al 2002 dovuta al contrasto tra il partito “MPLA”, sostenuto da Cuba, e la formazione politica “Unita”, appoggiata dagli Stati Uniti e Cina. La guerra si concluse con la morte di Jonas Malheiro Savimbi, guida di “Unita”, che non aveva mai riconosciuto la vittoria alle elezioni del 1992 del “MPLA” che ancora oggi governa.
 
La prima destinazione di don Lasarte, nel 1990, fu Lwena, capitale della Provincia di Moxico. Lì, come diacono, divenne coordinatore della “Caritas” ed incaricato della distribuzione degli alimenti e della promozione di piccole cooperative agricole. Era, quello, un anno di grande dolore, di fame, d’isolamento totale e di attacchi nella città. Mentre don Lasarte era a Roma, dove stava conseguendo una specializzazione, i guerriglieri entrarono in città e uccisero oltre 500 civili.

Rientrato nel paese, nei primi mesi del 2001, si stabilì nella capitale, Luanda, come insegnante e formatore dei giovani salesiani. Alla fine dell’anno, tornò nuovamente a Lwena, in qualità di parroco e direttore della missione, in uno dei periodi più delicati della storia del Moxico. Nella parrocchia, la cui estensione copriva 90.000 chilometri quadrati, ha seguito ogni tipo di attività: pastorale, distribuzione degli alimenti, formazione agricola, cooperative, scuole rurali, alfabetizzazione, perforazione del terreno per i pozzi d’acqua, centri sanitari e costruzione di ponti.

Al termine della guerra inizia una nuova storia per il paese: è possibile uscire di notte, visitare la città vicina, si riuniscono le famiglie, giovani e adulti iniziano a studiare, arrivano gli investimenti da altri paesi e si realizza un accordo con la Cina. Ci sono maggiori aperture, collaborazioni, libertà, educazione, coscienza dei propri diritti, ma anche tanta corruzione.

L’attuale governo dell’Angola appoggia le forze sociali presenti nel paese e ha realizzato protocolli d’intesa con la Chiesa Cattolica e le altre chiese. Grazie a questa intesa le scuole salesiane sono gratuite e possono essere frequentate anche dai più poveri. “Ogni anno presso le scuole salesiane entrano 11.500 allievi e 4.000 entrano nei centri di formazione professionale” racconta don Lasarte.

Dal 2008 don Lasarte vive a Luanda, dove coordina le attività di pastorale e volontariato. Tiene corsi di Sacra Scrittura presso il Seminario Maggiore e segue da vicino un istituto per bambini di strada nella periferia della capitale.

Il testo integrale dell’intervista, in lingua spagnola, è disponibile sul sito de “El País”.

Pubblicato il 18/06/2010

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