Ecuador – Il Presidente della Repubblica ringrazia il Rettor Maggiore per l’opera salesiana nel paese |
Ecuador – La nazione vive un momento difficile |
Ecuador – Le ultime tappe dell’urna di Don Bosco |
Tra gli eventi in programma ieri, 27 aprile, ultima giornata di presenza dell’urna di Don Bosco in Ecuador, una solenne Eucaristia celebrata nel Santuario di Maria Ausiliatrice di Guayaquil. La celebrazione, che concludeva la tappa dell’urna presso l’Istituto “Cristobal Colón”, ha visto la partecipazione di varie autorità religiose e civili e del Presidente della Repubblica Rafael Correa.
Il Capo di Stato, che ha sostato per alcuni minuti davanti all’urna, prendendo la parola, ha ricordato il lavoro dei Salesiani e come lui stesso abbia da loro imparato l’impegno a favore dei più poveri, dei giovani e dei popoli indigeni. “Don Bosco è il mio Santo favorito”, ha affermato ringraziando i Salesiani, a nome del popolo ecuadoregno, per il lavoro che svolgono nel paese: “Grazie a voi Salesiani per quanto avete fatto e quanto continuerete a fare”.
Terminando, Correa ha chiesto ai giovani di pregare per il governo e, soprattutto, per lui perché continui ad essere fedele a Don Bosco. La sua esortazione conclusiva, “Don Bosco resta con noi” è stata ripetuta dai numerosi fedeli presenti che hanno applaudito al Presidente.
Rafael Correa ha ricevuto dalle mani dell’Ispettore dell’Ecuador, don Marcelo Farfán, una piccola statua di Don Bosco e, guidato da don Luciano Bellini, direttore della comunità salesiana, ha visitato alcuni ambienti dell’Istituto “Cristobal Colón” dove egli stesso ha insegnato.
Al termine della celebrazione l’urna contenente una reliquia insigne di Don Bosco è stata portata presso l’Istituto “Domenico Savio” e poi, in serata, nel palazzetto “Voltaire Paladines Polo”, dove ha avuto luogo l’Eucaristia di saluto prima della partenza per la Colombia.
Pubblicato il 28/04/2010