In questo libro compare una foto di gruppo delle allieve dell’Istituto Maria Ausiliatrice di Junín de los Andes (Argentina), nella quale i lineamenti della beata appaiono ben diversi da quelli visibili nella tradizionale rappresentazione, opera di un artista italiano.
“Sapevamo che questa immagine non aveva mai avuto alcuna risonanza; per questo all’inizio dell’anno scorso noi FMA dell’Argentina e del Cile abbiamo richiesto uno studio ai Carabinieri del Cile, che ha dimostrato scientificamente quale sia il vero volto della beata. Una bambina con le scarpette di pelle e i capelli tutti pettinati non poteva assomigliare all’aspetto di una bambina della Patagonia di quei tempi”, afferma sr. Elda Scalco, direttrice del Centro di spiritualità salesiana di Junín de los Andes.
Lo studio, tenuto segreto, ha richiesto più di un anno da quando sono state inviate le prove dall’Argentina ai Carabinieri cileni. Alla perizia hanno lavorato Maria Benavente Aninat, antropologa forense e criminologa, Gonzalo Garin Brito, ritrattista, Victor Sepulveda Olavarria, capo del Laboratorio sulla proprietà intellettuale, e Darch Gustavo Andrade, capo del Dipartimento di Criminologia.
Le FMA sottolineano che l’immagine di Luara Vicuña universalmente nota finora è stata il prodotto delle descrizioni raccolte decenni dopo dalla sorella della beata. Sr. Piai, direttrice dell’Istituto all’epoca in cui vi studiò Laura Vicuña, all’inizio del XX secolo, la descriveva così: “Laura aveva un viso rotondo, pelle bianca, un volto sempre rosato, begli occhi grandi e piuttosto scuri, sguardo intelligente e ingenuo, modesta, dal sorriso naturale anche nella sofferenza. Piangeva e rideva contemporaneamente, con la posizione della testa leggermente inclinata verso destra”.
Uno dei principali studiosi della vita della beata, Pedro de la Noi, nel commentare i lineamenti evidentemente patagonici della bambina della foto, finalmente identificata come la beata, ha dichiarato a “El Mercurio”: “la vera Laura Vicuña ci è più vicina, sviluppa la dimensione di bambinetta latinoamericana”.
L’arcivescovo di Concepción, mons. Ricardo Ezzati, salesiano e devoto di Laura Vicuña, ha dichiarato al giornale “La Segunda” che nella foto “si vede una bambina molto simpatica. È stato fatto un buon lavoro, perché la ricerca scientifica ci aiuta nel ritrovare quei tratti e quegli elementi che ci avvicinano a questa persona, in tal caso, alla vita di una bambina santa”.
Pubblicato il 11/02/2010