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Italia - Don Rua e l’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice |
La giornata è stata il sesto evento dell’anno per la comunità, in occasione della festa di Don Bosco.
La riflessione della serata ha compreso una conferenza di don Patrick Egan, che ha presentato la figura di Don Rua come “il discepolo fedele”. In seguito c`è stato tempo per riflettere e discutere sul tema, e il giorno si è concluso con l’Eucaristia e un momento di condivisione in un clima di famiglia.
Hanno partecipato i Salesiani venuti da Celbridge, Maynooth e Warrenstown, le Figlie di Maria Ausiliatrice provenienti da Dublino, gli ex allievi di Don Bosco, i leader della pastorale giovanile in Bru Crumlin, alcuni benefattori e abitanti del posto che collaborano alla raccolta dei fondi per i progetti della comunità salesiana.
Nel suo discorso don Egan – che ha partecipato alla beatificazione di Don Rua nella Basilica di San Pietro, nel 1972 – ha ripetuto le parole di Paolo VI su Don Rua, definito “il discepolo fedele”, e ne ha ricordato il primo incontro con Don Bosco nel 1845 e l’impegno nella Congregazione Salesiana, che lo coinvolse sempre più fino a farlo diventare una figura chiave all’interno di essa.
Raccolto il timone alla morte di Don Bosco, nel 1888, don Rua ha vissuto 22 anni da Rettor Maggiore, ha visto il grande sviluppo della Congregazione, ma anche molti momenti difficili. In particolare ha subito il divieto per il direttore, stabilito dalla Santa Sede, di ascoltare le confessioni dei suoi fratelli o degli studenti; la separazione legale fra i Salesiani e le Figlie di Maria Ausiliatrice; e il discredito gettato da un giornale nei confronti dell’Istituto di Varazze. La conferenza si è conclusa con la recita della preghiera per la canonizzazione di questo umile e coraggioso seguace di Don Bosco.
Pubblicato il 04/02/2010