Alcuni salesiani della prima spedizione missionaria del 1875 dopo essere giunti a Buenos Aires si spostarono nella zona di San Nicolás de los Arroyos, qui sorse la prima opera salesiana dell’America. Qui passò don Cagliero, divenuto poi vescovo; di qui partirono i missionari per la Patagonia dopo aver pregato davanti al quadro che Don Bosco fece appositamente dipingere dal Rollini per la chiesa dell’Istituto.
Nello stesso cortile ieri, 30 gennaio, oltre 450 giovani del Movimento Giovanile Salesiano argentino hanno accolto con grande gioia il IX successore di Don Bosco, Don Pascual Chávez.
L’opera salesiana di San Nicolás de los Arroyos in questi giorni sta accogliendo una serie di incontri, di eventi e di celebrazione che, in concomitanza con la festa di Don Bosco, segneranno la nascita delle due nuove Ispettorie dell’Argentina, frutto dell’unificazione e riorganizzazione delle precedenti cinque.
I protagonisti della giornata di ieri sono stati i giovani che, radunati nella chiesa dell’Istituto, hanno ascoltato con attenzione, nonostante il caldo estivo, le parole del Rettor Maggiore. Citando episodi della propria vita, del Vangelo e della storia di Don Bosco, il Rettor Maggiore ha risposto alle domande postegli.
“Il Movimento Giovanile Salesiano – ha detto rispondendo a una domanda – deve essere il luogo in cui vivendo lo stile e il carisma salesiano, germogliano progetti di vita e vocazioni alla Famiglia Salesiana, nei suo diversi aspetti di vita religiosa, consacrata e laicale”.
Nel concludere, Don Chávez ha affidato ai giovani il messaggio da lui scritto per il Movimento Giovanile Salesiano. Forte e inteso l’appello a non considerare, come in genere sta facendo la cultura e il “political correct” di alcuni paesi, Gesù come uno dei tanti maestri di spirito, “Egli è l’unico Salvatore”, ha sottolineto alla fine.
Presenti all’incontro numerosi salesiani dell’Argentina, i due nuovi Ispettori, don Natale Vitali, Consigliere per la Regione America Cono Sud e cinque vescovi salesiani: mons. Pozzi, mons. Laxague, mons. Romanin, mons. Radrizzani e mons. Melani.
Ha fatto seguito un breve pellegrinaggio dei giovani all’erigendo Santuario di Nostra Signora Maria del Rosario di San Nicolás. Qui il Rettor Maggiore ha presieduto l’Eucaristia partecipata da centinaia di giovani e fedeli. Attorno a lui, oltre i vescovi salesiani, anche mons. Cardelli, vescovo di San Nicolás, mons. Ronchino, sdb.
Nel corso della celebrazione dieci novizi, delle due Ispettorie argentine e dell’Uruguay, hanno emesso la loro prima professione. “Un buona modo di inziare questa nuova fase della presenza salesiana in Argentina. È un segno che Dio non farà mancare operai per la messe e per fare della pastorale vocazionale una priorità”.
Nel giorno della Festa di Don Bosco il Rettor Maggiore alle ore 14.00 (GMT-3) in Argentina, 18.00 (GMT+1) in Italia, si collegherà in diretta satellitare su Telepace per salutare i giovani del Movimento Giovanile Salesiano radunati nella Basilica di Maria Ausiliatrice in Valdocco a Torino e con loro con tutti gli altri giovani del mondo. Il collegamento può essere visto anche streaming su www.missionidonbosco.org.
Pubblicato il 31/01/2010
