Brasile - Una vita consacrata a Dio e al popolo |
Vaticano – Depositata la Positio di don Convertini |
La “Positio”, il dossier che dimostra l’eroicità della vita e delle virtù del Servo di Dio, si articola in due grossi volumi, il primo di 590 pagine, il secondo di 1130 pagine con 8 tavole aggiuntive.
È giunto così alla sua conclusione un lungo lavoro, iniziato dal Postulatore generale don Luigi Fiora il 28 marzo 1992. Pochi mesi dopo, gli succedeva nell`incarico di Postulatore don Pasquale Liberatore, mentre don Rino Germani proseguiva il suo compito di Vicepostulatore. L`inchiesta diocesana fu istruita presso la Curia di Bologna in 60 sessioni dal 1995 al 2001, con l’escussione di 48 testi. Tra questi spiccano don Angelo Viganò e don Giorgio Zanardini.
Dopo la consegna degli Atti alla Congregazione delle Cause dei Santi, don Germani ha compiuto il lavoro enorme di elaborazione della “Positio”, sotto la guida del Relatore della Causa, padre Cristoforo Bove, O.F.M. Conv., e del Postulatore Generale don Enrico dal Covolo.
Anche se non si tratta di una Causa di martirio, l`episodio più noto della vita di don Elia Comini riguarda la sua morte eroica. Insieme al religioso dehoniano padre Martino Capelli, don Elia fu catturato dai nazisti, perché considerato una “spia” dei partigiani. I due rifiutarono di essere messi in libertà, per rimanere con le altre 67 persone, prese in ostaggio. “O ci liberano tutti, o nessuno”, ripetevano i due sacerdoti. Prima della fucilazione don Elia e padre Martino, come già mons. Versiglia e don Caravario, si confessarono a vicenda. Poi don Elia pronunciò ad alta voce la formula di assoluzione per gli altri ostaggi. La sua salma venne poi dispersa nel fiume Reno.
Pubblicato il 29/05/2009