Particolarmente significativa è stata la celebrazione della comunità argentina di Roma che, insieme a quella di Ascoli Piceno, si è ritrovata in Piazza San Pietro per ascoltare l’Angelus del Papa. Successivamente, nel primo pomeriggio, gli argentini si sono ritrovati presso la basilica del Sacro Cuore di Roma dove hanno partecipato all’Eucaristia presieduta dal cardinale Jorge María Mejía, Archivista emerito dell’Archivio Segreto Vaticano. La celebrazione, che ha visto la partecipazione di circa 50 sacerdoti, salesiani docenti dell’Università Pontificia Salesiana e altri sacerdoti argentini presenti a Roma, è stata animata dai fedeli argentini di Ascoli Piceno, accompagnati dal sig. Alfredo Gende, che hanno seguito canti in lingua madre. Tra i 200 fedeli che hanno partecipato alla celebrazione, che si è svolta quasi in contemporanea con quella di Chimpay, erano presenti la sig.ra Gloria Custer, moglie dell’Ambasciatore argentino presso la Santa Sede Carlos Luis Custer, il sig. Hugo Javier Gobbi, Ministro Incaricato d’Affari ad interim dell’Argentina.
Il cardinale Mejía nella sua omelia ha ricordato la sua infanzia con i ricordi della propria mamma che si recava in pellegrinaggio a Fortin Mercedes per venerare la tomba del Beato insieme alle sue amiche cooperatrici salesiane, “quindi il Beato Ceferino appartiene ai ricordi della mia infanzia e ha così contribuito alla mia formazione cristiana nonché, ne sono certo, alla mia vocazione sacerdotale.” E commentando il brano evangelico di san Luca ha sottolineato “Il signore è il Dio dei vivi e non dei morti! Così oggi Ceferino è vivo in mezzo a noi. E come tale ci indica una strada; è come se ci dicesse: seguitemi vi aspetto, diventerete come me figli della risurrezione, e nel senso più forte possibile figli di Dio. I Santi infatti realizzano in modo pieno e totale il dono dell’adozione divina, che tutti abbiamo ricevuto nel nostro Battesimo. Consideriamoli e veneriamoli come testimoni della risurrezione. Di quella del Signore Gesù, nella quale hanno creduto e anche della nostra”.
Al termine della celebrazione i membri delle due comunità argentine hanno visitato le camerette di Don Bosco presso il Sacro Cuore e una mostra, allestita da don Juan Picca, docente all’UPS, di 12 pannelli fotografici e 4 bacheche contenenti materiali autentici in riferimento alla vita di Ceferino.
Pubblicato il 13/11/2007
