(ANS - Kandhamal) - Il cardinale Oswald Gracias, arcivescovo di Mumbai e Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici dell’India (CBCI), ha espresso parere favorevole ad avviare la causa di beatificazione dei “martiri di Kandhamal”, i cristiani uccisi nel 2008 in Orissa, durante una feroce campagna di massacri basati sull’odio religioso.

“Ho parlato con il Prefetto della Pontificia Congregazione delle Cause dei Martiri a Roma. Sono disposto a parlare personalmente della violenza compiuta a Kandhamal e dei suoi martiri a Papa Francesco” ha manifestato il cardinale all’agenzia Fides.

“L’apertura della causa è motivo di orgoglio per i parenti delle vittime e per tutta la Chiesa – ha invece commentato mons. John Barwa, arcivescovo di Cuttack-Bhubaneswar, posto dal cardinale alla guida del processo dei martiri di Kandhamal – I nostri uomini, donne e bambini, resi martiri a causa della loro fede, non sono stati dimenticati (…) Anche se essi sono stati uccisi in modo orribile, la loro morte ha portato una nuova vita e una nuova fede. Questo rende orgogliosi i parenti delle vittime”.

Gli attacchi contro i cristiani avvennero nel 2008 a seguito dell’uccisione di Swami Lakshmanananda, guida del gruppo nazionalista indù Vishna Hindu Parishad – omicidio peraltro rivendicato da guerriglieri maoisti. Tuttavia, per ritorsione, nei giorni successivi all’assassinio vennero compiute numerose rappresaglie: circa 90 fedeli cristiani vennero uccisi, oltre 56mila persone furono costrette ad abbandonare le proprie case, vennero distrutte circa 6.500 case e 395 chiese; ad oggi, quasi 10mila persone non hanno fatto ancora ritorno alle proprie abitazioni.

I Salesiani animano 3 opere nello Stato indiano dell’Orissa: Kuarmunda e Jharsuguda; e dal 2013, grazie all’impegno della Giornata Missionaria Salesiana, anche Muniguda, dove hanno rilevato una missione cristiana saccheggiata e distrutta durante le violenze del 2008.

Pubblicato il 8/1/2016