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6/10/2015 - RMG - 50° della morte del Venerabile Mons. Vincenzo Cimatti
Foto dell'articolo -RMG – 50° DELLA MORTE DEL VENERABILE MONS. VINCENZO CIMATTI
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(ANS – Roma) – Il 6 ottobre 2015 ricorrono i 50 anni della morte del Venerabile mons. Vincenzo Cimatti, grande missionario e fondatore della presenza salesiana in Giappone.

Romagnolo di Faenza, proviene da una famiglia di santi: dei tre figli superstiti, lui è venerabile; la sorella, suor Maria Raffaella, della Congregazione delle Suore Ospedaliere della Misericordia, è stata beatificata il 12 maggio 1996; Luigi, Salesiano coadiutore e missionario in America Latina, morì in concetto di santità. A 3 anni il piccolo Vincenzo è già orfano di padre. Pochi giorni dopo è portato dalla mamma nella chiesa parrocchiale dove predica Don Bosco: "Vincenzino, guarda, guarda Don Bosco!" e lo tiene sopra la testa di tutti. Salesiano a 17 anni, prete a 24, Vincenzo accumula titoli di studio: diploma di composizione presso il Conservatorio di Parma, laurea in Agraria, in Filosofia e Pedagogia a Torino. Per 20 anni è insegante e brillantissimo compositore nel collegio di Valsalice.

Natale 1925: il Rettor Maggiore Don Rinaldi lo manda come capogruppo a fondare la missione e l'opera salesiana in Giappone. Vi lavorerà per 40 anni. Conquista il cuore dei giapponesi con la sua finezza, con il suo talento artistico: dirige concerti con strepitoso successo e più ancora con la sua bontà. Va ai più poveri, ai bimbi, ai vecchi, ai malati. Apre orfanotrofi, oratori, scuole professionali. Mette in piedi a Tokyo un'editrice.

Nel 1935 la missione di Miyazaki-Oita viene eretta in Prefettura Apostolica e don Cimatti diventa il primo superiore con il titolo di Monsignore. “Ma perché volete avvelenarmi il sangue? - scrive subito a Torino - Lasciatemi lavorare tranquillo e senza fronzoli. Lo immaginate Don Bosco con i fiocchi e le frange?”. E agli amici d'Italia che gli hanno inviato il corredo da Monsignore spedisce indietro tutto: “Vendete e mandatemi i soldi per i miei poveri”. Diventa poi Ispettore. Dopo la terribile prova della guerra, ricostruisce con un coraggio raddoppiato. E poi si ritira per fare posto ai giovani. Morì a 86 anni il 6 ottobre 1965. Aveva detto: "Vorrei morire qui per diventare terra giapponese". È stato dichiarato venerabile il 21 dicembre 1991.

Per tale ricorrenza e nella scia del Bicentenario della nascita di Don Bosco, don Gaetano Compri, custode e diffusore della memoria di mons. Cimatti, ha curato una nuova pubblicazione: “Don Cimatti maestro di vita. Così visse, così scrisse”. Già il titolo è rivelativo di quella santità di vita che distinse questo grande figlio di Don Bosco, che per la sua capacità di incarnare il carisma salesiano in terra giapponese, fu definito: “Il Don Bosco del Giappone”. Non si tratta di una biografia, ma del suo insegnamento, della sua spiritualità, basata sui brani più significativi delle sue lettere. Sono 338 brani, messi in ordine cronologico, con brevi parole di ambientazione. Si tratta di un documento di fede e di direzione spirituale sui più svariati argomenti della vita, secondo la spiritualità di S. Francesco di Sales e di Don Bosco.

Pubblicato il 6/10/2015

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