(ANS – Montevideo) – Il Senato Uruguaiano, ieri, 9 settembre, ha sottolineato che Don Bosco realizzò la “costruzione di una rivoluzione educativa, che concepiva l’educazione quale strumento migliore per togliere qualsiasi persona dalla povertà, per il suo sviluppo personale e lo sviluppo della società”, come ha espresso il senatore Javier García, del Partito Nazionale, all’inizio di una seduta nel corso della quale è stato tributato un omaggio al Fondatore dell’Opera Salesiana, in occasione del Bicentenario della sua nascita.

Il parlamentare, di formazione salesiana, è stato il promotore dell’omaggio a Don Bosco, che ha ricevuto il beneplacito dei rappresentanti di altre forze politiche, molti dei quali anch’essi educati nelle scuole salesiane (8 senatori su 36). L’on. García ha anche detto che colui che si omaggiava ieri è stato il Santo dei Poveri, i quali lui “capiva e amava, e a cui dedicò la sua vita, affinché anche altri si dedicassero a loro”.

All’evento hanno partecipato, tra gli altri, anche il ministro dell’Educazione e della Cultura dell’Uruguay, María Julia Muñoz, l’arcivescovo di Montevideo, card. Daniel Sturla, SDB; l’Ispettore dei Salesiani in Uruguay, don Nestor Castell.

L’on. García ha ringraziato il Senato per la possibilità di realizzare questo omaggio “ad un santo cattolico” in un “ambito istituzionale e laico” e ha sottolineato che la storia dei Salesiani è direttamente collegata a tutti gli ambiti della vita sociale uruguaiana. E a tal proposito ha osservato che anche l’attuale Presidente, on. Tabaré Vázquez, appartenente alla coalizione politica di Frente Amplio, ha ricevuto una formazione salesiana.

Altri senatori, come l’on. Pablo Mieres, del Partito Indipendente, hanno preso la parola per sottolineare l’importanza dei cortili nelle opere educative salesiane, quali spazi in cui gli educatori e s’incontrano con gli allievi liberi nella loro natura.

Al termine dell’evento, il card. Sturla ha confidato all’agenzia EFE che il messaggio di Don Bosco è di un’“attualità straordinaria” in Uruguay, perché con “l’accompagnamento educativo si possono salvare moltissimi ragazzi”.

“Il grande problema dell’Uruguay è l’educazione, e in modo particolare quella degli adolescenti, soprattutto di quelli che vivono in una situazione di vulnerabilità sociale: è proprio per loro che nacque il carisma salesiano” ha detto il cardinale.

Il quale, sul’omaggio parlamentare reso a Don Bosco, ha commentato: “non è facile che persone di diverse ideologie siano d’accordo, con tanta gratitudine, a proposito di un santo, tanto più in una società laica come quella uruguaiana; sembra un po’ strano, eppure si è verificato”.

Pubblicato il 10/09/2015