(ANS – Roma) – Don Giuseppe Casti, Delegato mondiale dei Salesiani, ha raccontanto ad ANS come l’Associazione dei Salesiani Cooperatori ha vissuto il Bicentenario della nascita di Don Bosco.

Eravamo coscienti dell’importanza di questo appuntamento, per questo abbiamo voluto prepararlo con cura e amore. Per noi il Bicentenario della nascita di Don Bosco è stato un ritorno alla sorgente. Per questo ci siamo preparati spiritualmente con gli esercizi spirituali a Lanzo Torinese, in quel santuario dove Don Bosco lasciava il tumulto della città e l’assillo quotidiano delle tante preoccupazioni per ritrovare il contatto vivo con lo Spirito che lo animava e lo spingeva a molteplici iniziative in favore dei giovani.

Ci siamo uniti, in seguito, nei giorni 15 e 16 agosto ai molti giovani e ai gruppi della Famiglia Salesiana per celebrare insieme il nostro padre comune. Insieme siamo ritornati, con emozione, davanti all’umile casetta natale, là dove tutto è iniziato. Tutto è iniziato lì e tutto ricomincia da lì, con nuova vitalità, nuovo coraggio, con piedi robusti e cuore generoso per percorrere nuovi cammini e far fronte alle nuove sfide del terzo millennio.

Dalla Spagna i membri dell’Associazione dei Salesiani Cooperatori erano più di 200, ben organizzati e carichi di entusiasmo. Da Hong Kong, Macao e Taiwan erano in 120. A questi gruppi si sono uniti altri Salesiani Cooperatori provenienti dall’Italia, dall’Europa, dalle Americhe e dall’Africa. Era presente anche il Consiglio mondiale dei Salesiani Cooperatori: i Consiglieri uscenti e i nuovi eletti nei Congressi regionali. Occasione unica per sottolineare l’unità dell’Associazione ed esprimere la gratitudine al nostro padre che ha creato un vasto movimento di religiosi e di laici in tutto il mondo al servizio dell’educazione dei giovani.

Il giorno 17 agosto abbiamo vissuto un momento altamente significativo con il Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime. Ci siamo ritrovati di buon mattino nella chiesa di S. Francesco di Sales. Alle domande dei bambini, apparentemente semplici ma in realtà molto intriganti, ha fatto seguito il messaggio del Rettor Maggiore ad assumerci le nostre responsabilità nella Famiglia Salesiana, nella chiesa e nella società. Questa indimenticabile mattinata è stata coronata dalla celebrazione eucaristica nella Basilica di Maria Ausiliatrice. Insieme a un Cooperatore spagnolo tutti i Salesiani Cooperatori hanno rinnovato la Promessa di fedeltà alla vocazione, alla missione e al carisma, per essere, oggi, veri salesiani nel mondo come voleva Don Bosco.                     

Pubblicato il 26/08/2015