(ANS – Castelnuovo Don Bosco) – Partecipare ad un evento come quello del SYM DON BOSCO 2015 può essere un'esperienza entusiasmante per qualsiasi giovane; ma probabilmente lo è ancora di più per chi arriva da realtà in cui la presenza salesiana è meno diffusa. La conferma arriva da don Alessandro Barelli, salesiano, da 17 anni missionario in Lituania, parroco e direttore dell'oratorio dell'opera salesiana a Vilnius.

di Gian Francesco Romano

“Ho portato un gruppo di animatori del nostro oratorio qui al SYM. Per noi essere qua vuol dire essere parte di un grande corpo, come delle membra vive (…) riconoscere noi stessi, anche dalla Lituania, come parte di un tutto che ci sopravanza, che è più grande di noi. Siamo parte di una grande famiglia che s'incontra, fa festa, ma anche riflette e prega insieme. Per noi questa è un'esperienza molto, molto bella” sottolinea don Barelli.

Proprio la capacità di vivere con la stessa partecipazione i momenti più leggeri, come quelli spiritualmente più impegnativi è stato uno degli aspetti che più ha colpito la delegazione lituana: “quando c'era da fare rumore, cantare, ballare... tutti partecipavano con grande entusiasmo; ma quando si trattava di fare silenzio (….) tutti sapevano ascoltare” riporta il salesiano.

Il Bicentenario come momento di riflessione e riscoperta del carisma di Don Bosco era qualcosa che l'oratorio salesiano di Vilnius aveva preparato già nei suoi incontri mensili; ma l'evento ha rappresentato anche un punto di partenza verso nuovi orizzonti. “Sicuramente ci sarà un ritorno molto intenso da parte dei ragazzi che hanno partecipato” sottolinea don Barelli; il quale intravede per l'oratorio un futuro di nuove opportunità, magari anche in collaborazione con la realtà polacca del Movimento Giovanile Salesiano.

L'intervista completa a don Barelli è disponibile sul canale YouTube di ANSChannel.

Pubblicato il 17/08/2015