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Italia – Tutti in attesa dell’incontro con il Papa |
(ANS – Torino) – Domenica 21 giugno, alcuni ragazzi detenuti al carcere minorile Ferrante Aporti di Torino, accompagnati da don Domenico Ricca, salesiano, cappellano del carcere, pranzeranno con il Pontefice in Arcivescovado. Nell'occasione sarà donata al Pontefice una copia dellibro-intervista della giornalista Marina Lomunno “Il cortile dietro le sbarre: il mio oratorio al Ferrante Aporti. Dialogo con don Domenico Ricca, salesiano, da 35 anni cappellano al carcere minorile di Torino”, edito dalla Editrice Elledici.
Come riportato da un’intervista realizzata da Maria Teresa Martinengo della Stampa di Torino, don Ricca ha dichiarato: “Faremo ancora un incontro prima di domenica, ma in definitiva ognuno vivrà l’incontro con il Papa come si sentirà. Perché dobbiamo fornire noi interpretazioni?”. “A loro l’idea di pranzare con Francesco fa l’effetto che fa ai bambini quando dici loro una cosa grandissima. ‘Ma è vero? sul serio?’ Io voglio lasciare che capiscano il senso di questo incontro da soli. So già che staranno imbambolati. Fanno gli sbruffoni, ma alla fine...”.
Ma chi sono questi ragazzi tra i 17 e 20 anni che, come altri 30 circa, stanno scontando la pena in carcere a Torino? “Abbiamo scelto il criterio della rappresentanza delle nazionalità e religioni, non abbiamo guardato la gravità del reato. Andiamo alla mensa di Francesco e lui vuole incontrare chi nella società è ultimo”.
Per il cappellano, molti di questi ragazzi non sono diversi “da quelli che incontravo nelle scuole quando insegnavo religione, che incontro in oratorio. Fa comodo a noi pensare che siano ‘diversi dai nostri’. Invece, un’amicizia sbagliata, un momento particolare ed è possibile che un ragazzo qualsiasi faccia cose molto gravi. Oggi, poi, si commettono reati molto violenti, come le aggressioni senza motivo: è una violenza gratuita, non finalizzata magari, come avveniva anni fa, ad avere qualche soldo in più. Oggi riempie il vuoto, mezz’ora di vita”.
Pubblicato il 20/06/2015