(ANS – Torino) – L'Anno della Vita Consacrata e la promozione della Vita Consacrata nelle diocesi sono stati i temi al centro del pomeriggio di venerdì 22 maggio, seconda giornata d'Incontro per i Vescovi Salesiani sui luoghi di Don Bosco.

di Gian Francesco Romano

Gli spunti di riflessione sono stati offerti dal card. Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago del Cile; da mons. Gaston Kashala Ruwezi, vescovo di Sakania-Kapushi, Repubblica Democratica del Congo; da mons. Dominic Jala, arcivescovo di Shillong, India; e mons. Luc Van Looy, vescovo di Gent, Belgio. Le diverse provenienze geografiche dei relatori hanno così dato profondità e varie prospettive all'argomento.

Nell'aprire i lavori, facendo riferimento al Magistero ecclesiastico e alle parole di Papa Francesco, il card. Ezzati ha indicato 4 virtù - temperanza, saggezza, realismo e capacità di sognare – con cui accostarsi alle sofferenze in cui possano trovarsi i consacrati. Ha poi evidenziato come l'attuale, difficoltosa realtà della VC a livello globale possa essere trasformata in un kairós, un'opportunità, se le sfide del presente saranno affrontate con audacia e fiducia. E, concludendo, ha richiamato alcuni spunti individuati da Papa Francesco per far sì che la VC torni ad essere “fuoco che accende altri fuochi”: testimoniare che Dio è capace di colmare il cuore, diventare esperti di comunione, andare verso le periferie esistenziali e interrogarsi su cosa vogliono Dio e l'umanità.

È poi intervenuto mons. Jala, che ha presentato la realtà della VC nella sua arcidiocesi e nello stato indiano dell'Assam, fornendo dati incoraggianti sulla presenza, la diffusione e l'attrattività che essa ha tra la popolazione. Tra gli elementi che giocano a favore: le scuole animate dai religiosi, i gruppi di ministranti, le case di formazione, la preghiera e le giornate vocazionali. Anche lì, però, l'arcivescovo ha individuato alcune minacce incombenti, dovute alla crescita di materialismo e individualismo tra la popolazione e il rischio della superficialità tra i religiosi.

Tutt'altro scenario quello che ha dovuto presentare mons. Van Looy, relativo alla VC in Europa e in particolare nei paesi più secolarizzati del Nord. Nel contesto di generale declino, il vescovo ha citato varie buone prassi per invertire la rotta: formazione di comunità religiose internazionali; maggior collaborazione con le diocesi; e iniziative spirituali aperte a tutti da parte delle comunità contemplative. 

Parlando, infine, della realtà della sua diocesi, mons. Kashala Ruwezi ha evidenziato il contributo offerto dai Salesiani nelle parrocchie più periferiche e il segno profetico della VC nella società, attraverso l'azione apostolica e sociale. Anch'egli ha però messo in luce i problemi cui la VC va incontro quando assume i caratteri della mondanità.

Terminata la sessione, la comunità si è raccolta per i Vespri.

In serata, nella Basilica di Maria Ausiliatrice, è previsto il Concerto della Cappella Musicale Pontificia detta “Sistina”, diretta dal Maestro don Massimo Palombella, SDB, seguito poi dalla “Buona Notte” del cardinale Raffaele Farina, Archivista e Bibliotecario Emerito di Santa Romana Chiesa.

Gli interventi e le foto del pomeriggio sono disponibili rispettivamente su sdb.org e Flickr. 

Pubblicato il 22/05/2015