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21/5/2015 - Italia - Generazione Tech: crescere con i nuovi media
Foto dell'articolo -ITALIA – GENERAZIONE TECH: CRESCERE CON I NUOVI MEDIA

(ANS – Milano) – Si è tenuta mercoledì 13 maggio, presso CASA DON BOSCO, in Expo Milano 2015, la conferenza organizzata dalla Casa Editrice MULTIDEA, in cui la pedagogista multimediale suor Caterina Cangià, Figlia di Maria Ausiliatrice, ha discusso il tema dell’educazione in correlazione con l’uso delle nuove tecnologie da parte delle giovani generazioni.

Il tema delle tecnologie è attuale e si accompagna all'uso del tempo che i ragazzi fanno, alla didattica, all'educazione e alla vita. Che responsabilità hanno gli adulti, gli insegnanti e le famiglie? Gli educatori non possono fare a meno di conoscere a fondo le ricchezze che la tecnologia ha, ma anche le “trappole” da cui è necessario liberare i ragazzi. 

Perché i bambini memorizzano i nomi dei Pokemon e non quelli dei personaggi illustri della storia? Suor Caterina Cangià ha realizzato uno studio analitico sul campo, affiancando e seguendo alcuni ragazzi appassionati di nuove tecnologie e di videogiochi. Dall’analisi è emerso che alla base del successo e della forza attrattiva dei nuovi media c’è la capacità di creare reti sociali di aggregazione e condivisone.

Tuttavia la “generazione tech” non è immune a rischi: il web è considerato come l'enciclopedia per eccellenza, ma un uso sconsiderato inibisce il pensiero critico e oggettivo. È dunque importante che gli insegnati ed educatori comprendano le potenzialità ed i pericoli dei nuovi media.

Il sogno degli adolescenti è “to be always on”: essere sempre connessi e avere la tecnologia cucita addosso. “Non possiamo fare a meno di conoscere la tecnologia a fondo, apprezzandone le ricchezze, ma conoscendo anche le trappole da cui vogliano liberare i ragazzi al fine di renderli autonomi e  capaci di critiche costruttive - sostiene suor Cangià - L'attenzione alla tematica comporta letture approfondimenti sui prodotti che i giovani utilizzano: la conoscenza deve basarsi anche sull'ascolto dei giovani che devono essere invitati a impegnarsi nella realtà, scegliendo di vivere in modo reale e pratico”.

Gli strumenti che suscitano più interesse da parte dei giovani sono quelli che permettono di svolgere diverse attività: guardare film, leggere libri, ascoltare musica. Il nostro cervello ha una struttura a mappa ed è costituito da ingranaggi che si muovono e stimolano altri ingranaggi a fare lo stesso. Il successo della tecnologia touch-screen, ad esempio, è dovuta alla nostra capacità sensoriale di agire sull'apprendimento anche in modo pratico e manuale: ascoltare non basta più, occorre unire le modalità d'azione tradizionali a quelle interattive e multimediali. 

Ci sono più di un milione di App di ogni disciplina e materia ed hanno successo, poiché permettono di fare pratica, di manipolare oggetti e stimolare ragionamenti. Per esempio, l'e-book ha avuto grande successo perché ha un'impostazione tradizionale, arricchita da caratteristiche tecniche, come la possibilità d'ingrandimento e di ascolto del contenuto.

Pubblicato il 21/05/2015

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