Bolivia – “Arrivederci Bolivia! Vi porto nel cuore!” |
Bolivia – Don Á.F. Artime: “Incontrarci in famiglia e come amici” |
(ANS – Montero)– Con una giornata molto intensa, ieri, giovedì 9 aprile, ha avuto ufficialmente inizio la visita d’animazione di Don Ángel Fernández Artime alla Bolivia. La giornata è iniziata con una visita all’opera di Muyurina, a 60 km da Santa Cruz de la Sierra. Lì, gli allievi della scuola salesiana e numerosi membri della Famiglia Salesiana hanno accolto con entusiasmo il Rettor Maggiore, il quale, dopo aver salutato tutti i giovani, si è riunito con i Salesiani presenti nella città per conoscerli e condividere un momento di riflessione.
Nel pomeriggio, presso la palestra dell’opera “Don Bosco Centenario”, ha avuto luogo l’incontro con i bambini e giovani del Progetto Don Bosco – suddiviso in 7 tappe per bambini e giovani a rischio – e con quelli dell’istituto “Joven Bolivia”. I ragazzi hanno atteso Don Á.F. Artime per omaggiarlo con canti, danze e regali; e il Rettor Maggiore, prima di entrare nella palestra, ha benedetto le nuove strutture dell’Ufficio Progetti Bolivia (OFPROBOL).
Don Á.F. Artime è stato molto chiaro nel dire che, seppure lui non sia Don Bosco, cerca di tradurne tutto il pensiero; poi ha anche detto che ascoltare le testimonianze e vedere così tanti bambini, educatori, volontari e altri membri della Famiglia Salesiana gli ha fatto sentire di trovarsi in un’altra Valdocco; e in conclusione ha voluto recitare una preghiera con tutti i presenti.
A metà pomeriggio, presso la casa “Don Bosco Central” lo stavano aspettando circa 3000 persone tra bambini, allievi e loro genitori, membri del Movimento Giovanile Salesiano e della Famiglia Salesiana.
Nella palestra dell’opera hanno avuto luogo danze e momenti di grande gioia ed entusiasmo. Don Á.F. Artime ha affermato che la Bolivia è privilegiata per avere la presenza di dieci gruppi della Famiglia Salesiana, e che era ben visibile come la vera famiglia “esiste in questa Ispettoria”. Quindi ha ringraziato i giovani animatori del MGS, definendoli “le mani e i piedi del Signore Gesù” e gli educatori, ai quali ha detto che “devono essere un esempio per i tanti destinatari”.
In serata, presso la parrocchia Maria Ausiliatrice, ha avuto luogo l’Eucaristia con la Famiglia Salesiana, e all’uscita, i giovani con tamburi, fuochi d’artificio e costumi tipici hanno salutato il Rettor Maggiore con una grande festa nel vero stile salesiano.
Pubblicato il 10/04/2015