(ANS – Atacama)– Sebbene ora siano diminuite le piogge nel nord del Cile, le conseguenze delle frane e delle inondazioni dei fiumi dei giorni scorsi, insieme alla mancanza di acqua pulita, generano uno scenario di elevata complessità. Ha scritto in una lettera il cardinale salesiano Riccardo Ezzati, arcivescovo di Santiago del Cile: “il desolante panorama degli ultimi giorni nel nord del nostro paese, non può lasciarci indifferenti”. Nella stessa lettera il prelato invita la comunità internazionale a guardare all’esempio di Gesù e al suo donare la vita per l’umanità.

La Regione di Atacama, in particolare Copiapó, dove ha sede la Scuola Industriale Salesiana “Cristo Redentor”, rimane l’area più colpita. Dato che anche la maggior parte delle vie di accesso sono impraticabili a causa dell’acqua e dal fango – e a causa anche delle comunicazioni instabili e intermittenti – non è stato finora possibile alla comunità salesiana realizzare un censimento delle persone alluvionate; è però già certo che 15 funzionari della scuola salesiana hanno subito la perdita totale delle loro abitazioni.

Analogamente, non è stato possibile sapere quante sono i danneggiati dall’alluvione tra i componenti della comunità educativa dell’Istituto Don Bosco di Antofagasta. I dati preliminari non sono ancora stati resi pubblici, ma si sa già che un significativo numero di famiglie ha subito danni alle case e che il tutore di uno dei ragazzi del 7° anno è morto a causa del crollo di un muro di contenimento. Attualmente la scuola viene utilizzata anche come un luogo di raccolta per la popolazione.

Victor Alfaro, Delegato per le Comunicazioni dell’Istituto, ha detto che la maggiore necessità al momento è l’acqua pulita, per cui ha richiesto a chi sta organizzando i soccorsi, di dirigere i loro sforzi in questa direzione. La carenza d’acqua sta generando problemi infatti sia dal punto di vista igienico, sia per la preparazione dei pasti.

A sostegno della popolazione colpita si stanno muovendo i ragazzi della Pastorale della scuola salesiana: circa 100 giovani collaborano ai soccorsi, raccogliendo aiuti e distribuendoli ai membri delle comunità colpite. Anche i professori si stanno attivando per aiutare i docenti che hanno subito danni.

L’invito quindi per “tutte le comunità di Santiago” è quello di “unirsi a questo sforzo. Gesù – afferma il cardinale – che ha dato la sua vita in modo che tutti l’abbiano in abbondanza, ci spinge oggi a guardare il dolore dei nostri fratelli aprendo per loro i nostri cuori e le nostre mani: sono i nostri fratelli, lo stesso Cristo che vive in loro”.

Per ulteriori informazioni e per conoscere come donare si può visitare il sito dei Salesiani del Cile.

Pubblicato il 31/03/2015