Italia – Convegno Internazionale di Pedagogia Salesiana: un impegno a collaborare al progetto di salvezza per i giovani |
(ANS – Roma) – Il Convegno Internazionale di Pedagogia Salesiana è terminato sabato scorso, 21 marzo, con un ringraziamento ad organizzatori e relatori per aver fatto assaggiare “i sapori del sistema educativo salesiano nei diversi contesti sociali e culturali” – parole del Rettor Maggiore – e un rinnovo dell’impegno a conservare e vivere il tesoro del Sistema Preventivo ereditato da Don Bosco.
di Gian Francesco Romano
Dopo gli interventi dei giorni precedenti e l’ultima sessione di lavori, svolta nella mattinata di sabato presso il Salesianum di Roma, l’atto conclusivo del Convegno Internazionale è stata la messa presieduta dal Rettor Maggiore, Don Ángel Fernández Artime, il quale, nell’omelia, ha tirato le fila di quest’importante appuntamento nell’Anno Bicentenario della nascita di Don Bosco.
Prendendo spunto dalla liturgia del giorno e dalla lettura di Geremia, Don Á.F. Artime ha sottolineato come, mentre lo spirito del mondo cerca “abbattere” il giusto, i membri della Famiglia Salesiana per vocazione sono chiamati ad essere come i contadini che preparano la terra e aiutano a far crescere la vita. “Siamo custodi della vita che cresce!” ha detto.
Il Rettor Maggiore ha poi guardato a Don Bosco, indicandolo ancora oggi come modello di educatore per tutta la Famiglia Salesiana, in quanto “profondamente uomo” e “profondamente uomo di Dio”.
Don Á.F. Artime ha quindi ricordato che “il nostro sistema educativo è sostanzialmente evangelizzatore”. In alcuni contesti, magari senza dire testualmente la parola ‘Gesù’, ma sempre testimoniando con la vita, con i valori del Vangelo, con la donazione totale. E, laddove invece è possibile, annunciando Gesù “esplicitamente e con la forza di persone innamorate del Signore della Vita, del Crocifisso-Risorto per noi”.
Altro spunto offerto è stato quello di essere con i giovani e per i giovani, “segno, espressione e sacramento dell’Amore di Dio che ti dà un nome, una storia, una missione e che mai dimentica chi sei” a differenza di tante situazioni e realtà del mondo che cercano di “ningunear”, annullare, far perdere la propria identità ai giovani.
Concludendo, il Rettor Maggiore ha riportato due citazioni: quella di Alberto Caviglia, degli anni ‘30 del novecento, che definisce il Sistema Preventivo di Don Bosco, il suo “titolo antonomastico”, nonché “la bontà eretta a sistema”; e un intervento di don Duvallet al Convegno Europeo Salesiano sul sistema educativo di Don Bosco del 1974, che sempre in merito al Sistema Preventivo disse: “Il Signore vi ha affidato una pedagogia in cui trionfa il rispetto del ragazzo, della sua grandezza e della sua fragilità, della sua dignità di figlio di Dio. Conservatela, rinnovatela, ringiovanitela, arricchitela di tutte le scoperte moderne, adattatela a queste creature e ai loro drammi che Don Bosco non poté conoscere. Ma per carità conservatela! Cambiate tutto, perdete, se è il caso, le vostre case, ma conservate questo tesoro!”.
Pubblicato il 23/03/2015