(ANS – Thrissur) – L’Istituto Don Bosco di Mannuthy, in Kerala, è divenuto il capofila nella raccolta fondi a favore della “Pain and Palliative Care Society” (PPCS – Società delle Cure Palliative e del Dolore), con sede a Thrissur, che offre cure e sostegno ai malati terminali. Nelle scorse settimane la scuola salesiana ha raccolto 400.000 rupie (circa 6.000 euro).
di Bibin Kunnakkattu, SDB
Ciascuno dei 640 membri della comunità studentesca ha avuto un ruolo nella raccolta di questo notevole importo. Tutti gli studenti si sono mobilitati nel loro quartiere, e muniti di appositi coupon e stampati, hanno richiesto l’aiuto della popolazione locale, ottenendo una risposta di grande generosità da parte della gente di Thrissur.
Inoltre, a sostegno della campagna di raccolta fondi è stato anche realizzato un evento intitolato “Ad Astra 2k15” (alle stelle, in latino), rivolto agli allievi di varie scuole del Kerala, che ha visto una grande partecipazione giovanile.
I proventi della campagna sono poi stati consegnati alla PPCS in due tranche: la prima, da 300.000 rupie, il 13 febbraio, durante le celebrazioni per il Decennale dell’istituto; e la seconda, da 100.000 rupie, il 6 marzo. In quest’occasione nel campus della scuola salesiana è stato simbolicamente piantato anche un albero, Lakshmitharu, in grado di resistere ai tumori.
“È la prima volta nella storia della nostra Società che otteniamo un’attenzione e un coinvolgimento così genuini e sinceri da parte degli studenti, del personale e dell’amministrazione di un’istituzione educativa” ha detto il Segretario della PPCS.
Da notare come proprio il 5 marzo, incontrando i Partecipanti alla Plenaria alla Pontificia Accademia per la Vita, chiamata a riflettere sul tema “Assistenza all’anziano e cure palliative”, il Papa abbia detto: “Incoraggio i professionisti e gli studenti a specializzarsi in questo tipo di assistenza che non possiede meno valore per il fatto che ‘non salva la vita’. Le cure palliative realizzano qualcosa di altrettanto importante: valorizzano la persona. (…) È questa capacità di servizio alla vita e alla dignità della persona malata, anche quando anziana, che misura il vero progresso della medicina e della società tutta”.
Pubblicato il 18/03/2015