(ANS – Armenia) – In una conferenza stampa svoltasi lo scorso 11 marzo, i Salesiani della città di Armenia hanno mostrato i risultati finora ottenuti dal Centro di Formazione Don Bosco, che nel 2014 ha dato un diploma nelle discipline tecniche o complementari ad oltre 250 persone. Per il 2015 però l’obiettivo è formare molte più persone – tra i 17 e i 24 anni – quale dono e impegno dell’Anno Bicentenario della nascita di Don Bosco; per questo si vogliono coinvolgere imprese private, istituzioni o singoli cittadini.

di Andrés Felipe Loaiza, SDB

Il Centro di Formazione Don Bosco ha conseguito per alcuni dei suoi programmi anche il sigillo del SENA (Servizio Nazionale di Apprendistato), che attesta la qualità della formazione fornita ai bisognosi.

Tale progetto è collegato a varie organizzazioni e in modi diversi; in termini di investimento economico, alla Fondazione “Leopold Bachmann” e a Jugendhilfe Weltweit che hanno contribuito con 1.520.350 $; e al contributo locale (dei Salesiani della Colombia), con circa 100.000 $.

Molte sono le testimonianza dei giovani che hanno ricevuto formazione presso il centro; come il caso di Carol Tatiana Cuervo, 22enne, che dopo aver superato alcune difficoltà, ha presentato un progetto per parrucchiera per lavorare nella Centrale dei Grossisti del Quindio, superando la prima fase del Fondo Emprender a sostegno dei progetti imprenditoriali.

Durante la conferenza stampa, don Jairo Gallo, Direttore dell’opera, ha invitato a partecipare al progetto,  istituzioni, aziende private o singoli cittadini che vogliano contribuire nella formazione dei giovani più bisognosi. “Questa formazione offre grandi opportunità per ottenere un lavoro decente, per se stessi e per le loro famiglie”, ha detto.

I programmi finora registrati presso la Segretarie dell’Educazione sono: Tecnico di Laboratorio in Cucina, per Parrucchiere, in Saldatura, in Operazioni Turistico; mentre hanno iniziato il processo di registrazione i corsi per il Segretariato Ausiliare Contabile e di Tecnico di Laboratorio in Sistemi.

“Per la fase II sono già programmati 6 laboratori, che offrono ulteriori opportunità di formazione e lavoro futuro per i giovani, tenendo conto sempre del mercato del lavoro, così da indirizzare verso quello di cui ha bisogno la comunità imprenditoriale; è per questo che abbiamo bisogno anche di comunicazione e collaborazione diretta con le imprese” ha spiegato don Gallo.

Per avere maggiori informazioni o por sostenere il progetto si può visitare il sito dell’opera.

Pubblicato il 17/03/2015