(ANS – Roma) – Tra le caratteristiche più peculiari di Papa Francesco c’è sicuramente il suo continuo rimando alla misericordia di Dio. Non pochi osservatori, dentro e fuori il mondo ecclesiale, ritengono che sia proprio quella la sua cifra specifica. A due anni dalla sua elezione a Vescovo di Roma proviamo a rileggere il suo pontificato proprio attraverso questa lente.

di Gian Francesco Romano

Motivi giornalistici e voci di popolo hanno spesso portato a identificare i Papi con affettuosi appellativi: Giovanni XXIII è stato definito per la sua mitezza il “Papa Buono”; Giovanni Paolo I, pur nel suo breve pontificato, viene ricordato come il “Papa del Sorriso”. Di Papa Francesco si dice ora che è il “Papa della Misericordia”.

Non lo dicono solo i media. “Come Penitenzieria Apostolica, custode della più grande misericordia, del tesoro della misericordia, La sentiamo particolarmente vicina, poiché nei cuori di tutti Lei è il ‘Papa della misericordia’” ha detto giusto ieri, 12 marzo, il card. Mauro Piacenza, Penitenziere Maggiore, nel salutare Papa Francesco all’udienza concessa ai partecipanti al XXVI Corso sul Foro Interno.

E sempre restando alla cronaca più recente, sono di oggi le considerazioni di mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano e segretario del Consiglio dei Cardinali istituto dallo stesso Papa per aiutarlo a riformare la Curia, nel quale si rileva che è la misericordia “l’elemento centrale dell’esperienza umana e spirituale di Papa Francesco. Oltre che l’architrave del suo messaggio di speranza per l’uomo di oggi”.

Impressioni che nascono dalle riflessioni di Papa Francesco, che sottolineano di continuo come “Dio mai si stanca di perdonare”; che “Dio ci primerea”, cioè che va per primo incontro all’uomo; che il senso etimologico di misericordia è “miseris cor dare”, cioè “dare il cuore ai miseri”…  e che infine invitano ad essere “testimoni della misericordia e della tenerezza del Signore, che scuote i rassegnati, rianima gli sfiduciati, accende il fuoco della speranza”.

Il regalo che oggi tutti i cristiani possono fargli, e che probabilmente è a lui più gradito, è quello che richiede sempre alla fine di qualsiasi incontro o dialogo con qualsivoglia persona: la preghiera. Magari partecipando all’iniziativa che simbolicamente cade proprio oggi, la 24 ore di preghiera per il Signore, sul tema “Dio ricco di misericordia”, che il Papa stesso ha invitato a celebrare in tutte le diocesi del mondo.

Tra le tante iniziative realizzate per omaggiare oggi i due anni di pontificato, segnaliamo il “libretto digitale” disponibile sul sito vaticano, che raccoglie alcune tra le immagini e citazioni più belle di questi due anni.

Pubblicato il 13/03/2015