(ANS – Roma) – È in uscita in questi giorni nelle librerie “Ground Zero Ebola”, l’ultimo libro del giornalista e fotoreporter Sergio Ramazzotti. L’opera costituisce un approfondito resoconto del suo viaggio in Liberia a settembre 2014 – nel pieno dell’emergenza Ebola – durante il quale ha ricevuto ospitalità e sostegno dalle locali comunità salesiane.
Quando da ragazzo leggeva della peste ne I Promessi Sposi, Sergio Ramazzotti non avrebbe mai pensato di trovarsi un giorno immerso in una simile apocalisse. Invece ha visto i morti per le strade, la città stretta d’assedio da un nemico invisibile e spietato. Ha lavorato con una squadra di “monatti”: volontari che a rischio della vita raccolgono i corpi. Ha parlato con i pochi sopravvissuti al virus e raccolto le loro incredibili testimonianze. È entrato nei lazzaretti dove il personale medico lavora in condizioni difficilissime e anche solo sfiorarsi per sbaglio può significare la morte. Una cosa è certa: senza il sacrificio quotidiano di questi umili e sconosciuti eroi, Ebola sarebbe già fuori controllo.
Da tutte quelle esperienze l’autore ha ricavato un libro, edito da Piemme, nel quale scrive tra l’altro: “Preferisco parlare di chi fa i fatti. Di chi si insudicia le mani e poi la sera sta lì a fissarsele sforzandosi di non averne paura (…). In poche parole di quelli il cui operato ti spinge a toglierti il cappello e inchinarti davanti a loro. È dei salesiani che sto parlando, di padre Sony Pottenplackal, di padre Lionel Xavier, di padre Nicola Ciarapica e degli altri che ho conosciuto e di cui sono stato ospite e dei tanti che come loro portano la croce al collo e a volte anche sulle spalle…”.
Sergio Ramazzotti, nato a Milano, è autore di centinaia di reportage apparsi sulle principali testate giornalistiche mondiali, scrittore, fotografo, protagonista di alcuni documentari – tra cui “Buongiorno Afghanistan” – e cofondatore dell’agenzia “Parallelozero”.
Pubblicato il 13/01/2014