(ANS – Roma) – “Gli scenari dell’odierno terrorismo ci motivano ancora di più, come Salesiani e come membri della Famiglia Salesiana tutta, a lavorare nei territori in cui i diritti umani sono calpestati, dove la vita stessa è a rischio, dove c’è maggiore bisogno di conforto”. Così si è espresso il Rettor Maggiore dei Salesiani, Don Ángel Fernández Artime, in merito agli attentati avvenuti recentemente in varie parti del mondo.
Non c’è solo la Francia. È lungo l’elenco dei paesi in cui il terrorismo sta seminando violenza e morte, creando una situazione di allarme generalizzato e di sospetto tra la popolazione.
A fronte di tutto ciò, anche il Rettor Maggiore ha voluto rilanciare l’impegno della Famiglia Salesiana per la costante ricerca della pace e manifestare la propria vicinanza a quanti operano negli scenari più a rischio.
“Gli scenari dell’odierno terrorismo, nelle sue manifestazioni più recenti e nelle tante altre precedenti – penso a Gaza, alla Siria, all’Iraq… ma anche alla Nigeria, lo Yemen, la Somalia, la Libia, il Kenya e a molte altre realtà in tutto il mondo – mostrano senz’appello ‘la crudeltà della quale è capace l’uomo’, come ha ricordato Papa Francesco. Ma ci motivano ancora di più, come Salesiani, come membri della Famiglia Salesiana tutta, a lavorare nei territori in cui i diritti umani sono calpestati, dove la vita stessa è a rischio, dove c’è maggiore bisogno di conforto.
Mi unisco alla voce del Papa e di tutti i leader religiosi che in queste ore fanno appello all’intera umanità, perché, messi da parte i sentimenti di odio e di rancore, possiamo tutti quanti impegnarci a coltivare la pace, sulla base del mutuo rispetto e della solidarietà umana.
Coraggio, Salesiani! Mi rivolgo specialmente a voi che siete nei territori in cui la vostra sola testimonianza di vita può mettervi a rischio, coraggio! Con lo spirito di Don Bosco, restiamo saldi. Vi accompagno e prego per voi e per il gregge a voi affidato. Gesù e Maria Ausiliatrice non ci faranno mancare il loro sostegno”.
Pubblicato il 13/01/2014