(ANS – Dimapur) – Il 5 Settembre, nel corso di una solenne cerimonia che quasi ricordava una professione religiosa, 24 giovani Mising si sono impegnati a servire la loro comunità. Questi giovani, chiamati Takars, si sono formati nella disciplina, nel servizio alla comunità e nella spiritualità per due anni.
Dei 24 giovani, 13 appartenevano al 12° gruppo del Karsang Takar, il centro di formazione per gli studenti che hanno abbandonato l’istruzione formale dell’Istituto per la Cultura e lo Sviluppo Rurale (I-CARD), e gli altri 11 ad annate precedenti dello stesso centro – dato che erano 5 anni che questa cerimonia non si ripeteva.
I partecipanti, tutti vestiti in abiti tradizionali, hanno sostato di fronte al fuoco, elemento simbolico della tradizione mising, intonando dei canti di preghiera. Poi, don Thomas Mulayinkal, dell’opera salesiana di Amguri, che ha presieduto la cerimonia, ha esortato i candidati a formulare il loro impegno. I giovanihanno dunque ripetuto la parole dell’impegno, pronunciate da don Mulayinkal,e promesso di vivere in maniera esemplare e di lavorare a favore della loro comunità.Hanno invocato l’aiuto dei santi per aiutarli nel cammino della loro vita e alla fine ciascuno di loro ha ricevuto una medaglia con incise le parole, “splendi come le stelle, porta la vita”.
Prima della cerimonia i 24 giovani si erano preparati per 5 giorni in una sorta di ritiro spirituale. Il gruppo al suo interno è piuttosto eterogeneo, formato da giovani che provengono diverse parti degli stati di Assam e Arunachal Pradesh; due di essi sono sposati e si contano sia cristiani, sia giovani che seguono le tradizioni tribali. Secondo la metodologia perseguita dall’I-CARD, infatti, il credo dei giovani non è rilevante per questo tipo di investitura come volontari e per il servizio alle comunità. Il gruppo si riunirà ogni 6 mesi per fare orientamento, procedere assieme e organizzarsi secondo le necessità dei vari progetti di I-CARD. “Sono il lievito nel mondo per altri giovani” afferma con soddisfazione don Thomas Kalapurackal, il Direttore dell’I-CARD.
Pubblicato il 18/09/2014