(ANS – Roma) – Ieri, 8 Settembre, presso la comunità salesiana di Freetown, Sierra Leone, è stato inaugurato un nuovo centro d’accoglienza per i bambini rimasti orfani a causa del virus Ebola. Nel tardo pomeriggio, subito prima della recita dei Vespri, il Rettor Maggiore Don Ángel Fernández Artime ha comunicato via Skype con il direttore, don Jose Ubaldino Andrade, e i vari membri della comunità per incoraggiarli e sostenerli in quest’iniziativa.

Durante la conversazione, Don Fernández Artime ha in primo luogo salutato  i suoi confratelli, i collaboratori e i ragazzi della comunità, facendo loro anche gli auguri per la festa della Natività di Maria.

Egli ha poi voluto manifestare la vicinanza sua personale e di tutta la Congregazione a quanti sono impegnati a fronteggiare i tragici problemi causati dall’Ebola; una vicinanza che non dipende solo dalla curiosità o dall’ammirazione verso chi compie gesti eroici, ma è motivata dal fatto che essi rappresentano “il volto e le mani della Congregazione” in quell’area.

Il Rettor Maggiore, assieme ai suoi confratelli nella Casa Generalizia, continua a sostenere i Salesiani in prima fila di fronte all’emergenza Ebola: economicamente, ma anche attraverso le preghiere e il supporto morale, proprio come loro si stanno impegnando nell’aiuto ai giovani e alla popolazione bisognosa in questo difficile condizione. “State facendo ciò che Don Bosco stesso avrebbe fatto, grazie per essere lì ed aiutare i giovani bisognosi”.

Infine, Don Fernández Artime si è raccomandato che, come essi si prendono cura instancabilmente degli altri, soprattutto dei più piccoli, abbiano cura anche di sé, perché dal loro star bene dipende un servizio migliore.

“Grazie ancora per compiere l’opera di Don Bosco in quella terra, un abbraccio a ciascuno di voi”, ha concluso il Rettor Maggiore, subito prima di impartire la benedizione e di essere salutato con un canto in onore di Don Bosco da parte della comunità di Freetown.

Pubblicato il 09/09/2014