(ANS – Houssoun) - Quell'abbraccio di Don Bosco che avvolge l'hijab colorato di una bambina musulmana racchiude tutta la voglia di credere nella pace e tutto l'impegno di far vincere la "forza delle idee" e non "l'idea della forza". "Le luci di Don Bosco", il murales che dalla fine dello scorso giugno "avvolge" e "irradia" la Chiesa di Maria Ausiliatrice del Centro Salesiano di Houssoun, in Libano, rappresenta la grandezza di "un abbraccio di amore e fratellanza" che può far superare ogni divisione e qualsiasi "voglia" di non integrazione.

di Nello Rega

In questi mesi, dove le notizie di "pulizie etniche e religiose", crimini contro innocenti e voglia "di supremazia"di religioni su altre religioni si susseguono a ritmo serrato, è la risposta migliore a chi crede ancora che "un mondo a colori" arricchisce la nostra quotidianità. E nella "polveriera" mediorientale, è una "candela accesa" in un buio che potrebbe non incontrare la luce. Il dipinto di Raffaele Gerardi (designer e artista italiano) è racchiuso nel progetto di restauro della Chiesa salesiana di Houssoun. Un progetto che in soli 4 mesi è diventato realtà.

Voluto fortemente da Together Onlus, associazione no-profit italiana, è stato portato avanti grazie al "cuore" di centinaia di italiani che credono che "nelle luci"di una chiesa vi siano la forza della speranza e il sorriso della convivenza pacifica. Il tutto con la collaborazione di tanti libanesi. Costruita nel 1962, la Chiesa di Maria Ausiliatrice da allora non aveva ricevuto interventi di ristrutturazione. Together Onlus ha "ridato" luce alla struttura con un nuovo tabernacolo, un'acquasantiera, le nuovi stazioni della Via Crucis. Tutto realizzato da artisti di Carrara e con il famoso marmo.

A questi "nuovi colori" si sono aggiunti lavori di consolidamento, anti infiltrazione, nuovo impianto elettrico, un nuovo piazzale. Il tutto per dare quel tocco di "salesianità" ad una struttura che è un punto di riferimento per l'intera area. Così come la campana che dopo quasi 8 anni è tornata a "risuonare". I suoi rintocchi saranno il "forte richiamo" della tradizione cristiana che può convivere con gli inviti alla preghiera delle vicine moschee.

"Il nostro ultimo progetto in Libano è stato guidato dalla voglia di esaltare l'opera di Don Bosco, costruire e irrobustire i sentieri della convivenza pacifica e religiosa". Nello Rega, presidente della Together Onlus sintetizza così "l'ultima scommessa" in ordine di tempo di un'associazione che dal 2005 è impegnata in Libano. "In quasi 10 anni di attività abbiamo sempre cercato di essere equidistanti da tutte le diverse fazioni politico-religiose che si confrontano nel Paese dei Cedri.

Abbiamo aiutato centri sciiti, attività sunnite, campi profughi palestinesi, centri cristiani. Crediamo nelle 'diversità' ma al tempo stesso pensiamo che sia giusto 'con forza e orgoglio' aiutare la cristianità. E lo continueremo a fare. Siamo già partiti con il nostro prossimo progetto (che si concluderà entro l'estate 2015) che sarà destinato ai giovani. Gli stessi giovani per i quali è vissuto, ha operato e ha regalato 'sorrisi e speranze' Don Bosco. E nel bicentenario che sarà celebrato nel 2015, quel 'sorriso e quell'abbraccio ' di Don Bosco , che si possono ammirare nel murales  all'interno della Chiesa Maria Ausiliatrice di Houssoun, saranno ancora una volta la 'bussola' in Libano e nel resto del Medioriente per far vincere la pace e la forza delle idee".

Pubblicato  il 04/09/2014