(ANS – Catania) – Nei giorni 30 e 31 Agosto Don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani si è recato a Catania per presiedere l’apertura del Bicentenario della nascita di Don Bosco in Sicilia. Presente Madre Yvonne Reungoat, Superiora Generale delle Figlie di Maria Ausiliatrice.   

All'arrivo in aeroporto la sera del 29 Agosto, in un clima festoso Don Artime e Madre Reungoat sono stati accolti da una delegazione di giovani e adulti della Famiglia Salesiana guidata da l’Ispettore della Sicilia, don Giuseppe Ruta e l’Ispettrice delle FMA suor Anna Razionale. 

La mattina del 30 Agosto hanno avuto inizio gli incontri ufficiali con la celebrazione eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore presso l'Istituto San Francesco di Sales. Dopo la messa il Rettor Maggiore e la Madre Generale hanno incontrato direttori e  direttrici di tutte le presenze in Sicilia, con la partecipazione anche di altri SDB e FMA, un tempo di dialogo e confronto sereno proprio all'inizio del nuovo anno pastorale e nei giorni delle programmazioni ispettoriali.

Pur non tralasciando le difficoltà, entrambi hanno incoraggiato i presenti a guardare con speranza il presente e il futuro, ad essere padri e madri amorevoli delle comunità. Madre Yvonne ha detto: “Possiamo avere tanti problemi, tante preoccupazioni ma mi auguro che la fiamma del carisma salesiano rimanga fuoco in noi. (...) La vostra vita sia come il pane spezzato e condiviso con le sorelle, i giovani, i laici. Spezzarsi per donarsi agli altri”.

Successivamente si è svolta una conferenza stampa che ha visto la partecipazione dei mass media della Sicilia, a cui è seguita la registrazione di una trasmissione televisiva di 20 minuti che andrà in onda su due reti regionali e sul web. Con grande disponibilità e cuore Don Artime e Madre Reungoat si sono sottoposti a varie domande sull'educazione, sulle periferie esistenziali, sulle problematiche giovanili, sull'attualità di Don Bosco, sulla questione dell'immigrazione.

Nel tardo pomeriggio si è svolto l'incontro con i responsabili dei gruppi della Famiglia Salesiana presso l'Istituto Maria Ausiliatrice. Due ore intense di ascolto, festa, riflessione, preghiera, durante le quali entrambi hanno risposto a domande su più temi ispirati dal "Sogno del pergolato di rose" declinato secondo le tre "s": sogno, sfide, santità. Tra le parole di Don Artime: “Non so cosa farebbe Don Bosco oggi poiché il mondo è cambiato, ma sono sicuro che, come al suo tempo è andato nella periferia di Torino, senza dubbio andrebbe a cercare l'incontro con i giovani anche oggi nelle periferie esistenziali”. Madre Reungoat ha sottolineato: “Dobbiamo uscire da noi stessi andando incontro ai giovani e in mezzo a loro camminare in questo nuovo mondo, cercando le tracce di Dio”.

Dopo cena presso il "PalaCatania", un centinaio di animatori hanno vissuto un momento di preghiera e la tradizionale “Buona Notte” del Rettor Maggiore che ha rivolto loro questo invito: “Portate Cristo e Don Bosco a chiunque incontrerete, con Amore. Fatene il vostro progetto di vita per essere felici”.

Il 31 Agosto, 4000 partecipanti provenienti da tutte le realtà salesiane della Sicilia dalle 9.30 alle 17 presso il "PalaCatania" hanno festeggiato il compleanno di Don Bosco con preghiere, riflessioni, danze, giochi, momenti di gioia e fraternità, e la celebrazione eucaristica presieduta dal Rettor Maggiore.

Nell'omelia Don Artime ha detto: “Oggi l'isola trema per la Grazia di Dio riversata su di noi che diventa impegno quotidiano. (...) Don Bosco e il nostro carisma devono essere sempre una novità, una novità ricca di Vangelo! (...) Il Bicentenario ci invita a diventare il fuoco che Dio ci ha messo nei cuori. (...) Carissimi giovani il Signore Gesù e la nostra Famiglia Salesiana hanno bisogno di voi, con la vostra vita, la vostra vocazione, col vostro progetto di vita. Il Signore Gesù ha bisogno di ciascuno di noi!”.

Ha inoltre sottolineato la necessità di essere accoglienti, lungimiranti, generosi, aperti alle differenze, a non isolarsi, a risvegliarsi dal punto di vista vocazionale. Tra gli interventi del pomeriggio quello di Madre Reungoat a proposito della presenza nella scuola e nella formazione professionale: “La scuola salesiana è casa prima di essere scuola, per i ragazzi, i docenti, il personale, i genitori. Continui ad essere una casa dove si studia con gioia, dove si parla di futuro, di un futuro aperto con coraggio. Più ci formiamo, più ci saranno possibilità di futuro, ma la formazione deve essere completa, culturale e della personalità. Tutti dobbiamo appassionarci a questo per costruire persone capaci di affrontare la vita e le difficoltà, per poi uscire dalla scuola e condividere la gioia con gli altri, tutti gli altri”.

Pubblicato il 01/09/2014