(ANS – Città del Vaticano) – Martedì scorso, 8 Luglio, il Santo Padre Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il Decreto riguardante le virtù eroiche del Servo di Dio Augusto Giuseppe Arribat, sacerdote salesiano.
Il venerabile don Arribat (Trédou, 1879 – La Navarre, 1963), salesiano francese, si dimostrò un padre buono con tutti i suoi figli. La sua vita è l’incarnazione dell’espressione evangelica: “Non sono venuto per essere servito, ma per servire”. Non rifiutò alcun tipo di lavoro, anzi ricercò egli stesso i servizi più umili. A causa della sua disponibilità ai lavori di pulizia, i novizi lo chiamano “Il cavaliere della scopa”. Vegliava i malati durante tutta la notte. Durante la guerra, ai confratelli di passaggio dava la sua camera e il suo letto, mentre lui passava la notte su una poltrona o in cappella. A lui si attribuiscono guarigioni miracolose.
In tutti i suoi incarichi di responsabilità, soprattutto come direttore per diversi anni e in varie case, don Arribat si manifesta salesiano esemplare: sempre presente in mezzo ai giovani allievi, nel cortile come nella cappella, a scuola di catechismo come in infermeria; passa dal refettorio al dormitorio, dal confessionale al giardino, sempre attento a tutto e a tutti. Ha uno straordinario rispetto e una grande delicatezza per ogni persona, soprattutto per i piccoli e i poveri. Veglia sulla casa, di cui è considerato il «parafulmine», come fosse un novello san Giuseppe. Viso aperto e sorridente, questo figlio di Don Bosco non allontana nessuno. Mentre la sua magrezza e il suo ascetismo richiamavano la figura del santo Curato d’Ars, la sua dolcezza e il suo sorriso erano degni di S. Francesco di Sales.
Sul sito sdb.org è disponibile un breve profilo biografico del venerabile.
Pubblicato il 10/07/2014