(ANS – Roma) – Nel pomeriggio di giovedì 6, i Capitolari hanno avuto un tempo di lavoro dedicato alla presentazione dei dati statistici comparati con gli ultimi sessenni, fino a 18 anni. ANS ha già offerto giorni fa una prima informazione. Don Horacio Lopez e il Sig. Marco Bay, salesiano coadiutore e docente nell' UPS, hanno offerto alcune ulteriori informazioni e riflessioni a partire dai dati raccolti.

Il Rettor Maggiore, nel ringraziare per il lavoro svolto ( che ha coinvolto anche altri salesiani della Direzione generale oltre i Segretari ispettoriali), ha ribadito che anche i numeri fanno parte di quella " parola di Dio"  alla quale dare attenzione.

I numeri offrono un parte di conoscenza della realtà che va messa nel contesto più generale:  negli ultimi 18 anni la Congregazione ha avuto una flessione dagli oltre 17.500 agli oltre 15.000 soci. Si tratta di una riduzione complessiva che va collocata in una situazione generale che constata una decrescita anche di altre famiglie religiose. Tutto sommato la perdita di più di un punto percentuale medio annuale non è stato così vertiginoso come per altri religiosi.

Più che ripetere dati numerici che è sufficiente leggere e constatare, sembra interessante  accogliere   alcuni interrogativi posti dai curatori della ricerca.

Per esempio avrebbe forse bisogno di una specifica attenzione l'andamento in forte diminuzione dei salesiani coadiutori che in 18 anni ha coinvolto oltre il 30% di tutto il personale in calo.

Negli anni il numero delle case canonicamente erette si è stabilizzato intorno alle 1800 con una diminuzione delle presenze : negli ultimi 18 anni queste ultime sono passate da 268 a  97. Probabilmente questo è dovuto alla chiusura di alcune Case, alla ricollocazione di qualche altra, al consolidamento di molte presenze.

Contemporaneamente è interessante il dato numerico che evidenza il cambiamento nella configurazione numerica delle comunità. In calo le presenze con due confratelli, in crescita quelle da tre a cinque confratelli (attestate sul 44%), in diminuzione quelle con oltre sei confratelli (passate dal 54% del 1995 al 47% del 2013).

Il Signor Bay avanza al riguardo un interrogativo: “in che misura una tipologia comunitaria influisce sull'efficacia educativa e pastorale salesiana, e sulla comunicazione o testimonianza carismatica e vocazionale”?  E specifica: “i dati non spiegano né interpretano, ma supportano con descrizioni e indizi le comprensioni”.

Con qualche cautela, pur supportata da indizi statistici che fanno riferimento sempre agli ultimi anni, è possibile prevedere per il prossimo sessennio una ulteriore contrazione numerica in Europa, una crescita in Asia e in Africa, e una moderata diminuzione in America.

E per il Salesiano del futuro cosa possono suggerire questi dati numerici ? Probabilmente “c'è da preparare Salesiani flessibili alla geografia operativa, alla storia e all'integrazione culturale salesiana e altri Salesiani consolidanti in profondità alcuni ambienti per impostare una tradizione di futuro ”.

L' attenzione da dare ai numeri non potrà trascurare il monitoraggio da effettuare costantemente sulla configurazione numerica delle comunità adeguando  periodicamente  gli indicatori che segnano l'efficacia carismatica ed educativa delle presenze.

Non meno rilevante e significativa potrà essere la capacità di “comunicare, capitalizzare e diffondere le buone prassi nelle frontiere delle attività comunitarie e apostoliche”.

Pubblicato il 08/03/2014