(ANS – Roma) – L’Associazione Biblica Salesiana (ABS) ha voluto accompagnare e illuminare il momento storico che sta vivendo la Congregazione offrendo una riflessione sulla dimensione di radicalità che caratterizza la sequela di Gesù, sia nella tradizione evangelica sia nella sua incarnazione concreta nella vita e nella missione salesiana oggi. Per questo motivo è andato in stampa il libro “Testimoni della radicalità evangelica: una riflessione biblica e salesiana”.
Il testo, edito in italiano (Elledici), spagnolo (Editorial CCS) e inglese (Kristu Jyoti Publications), ha visto come curatori i salesiani e biblisti don Juan José Bartolomé, don Rafael Vicent e, per la versione inglese, anche don Shaji Jospeh Puykunnel.
Il libro raccoglie diversi contributi di forte accento biblico e salesiano sul tema della radicalità evangelica, “un aspetto” che “non si affianchi agli altri, quanto piuttosto una dimensione fondamentale della nostra vita”. Questa felice iniziativa non è una novità: dalla sua creazione nel 1983, l’ABS ha condiviso il cammino della Congregazione, apportando le sue riflessioni e suggerendo opzioni fondate sulla Parola di Dio e sul vissuto quotidiano del carisma salesiano.
Questa volta, il tema del CG27, la radicalità evangelica, richiedeva un’attenzione particolare. Il concetto, in se stesso, è piuttosto recente e il suo preciso contenuto ancora è da fissare; e benché viene applicato con sempre più facilità alla vita consacrata, non le è esclusivo. In più i salesiani vivono e testimoniano la radicalità evangelica mediante “lavoro e temperanza”, che è, appunto, “il modo salesiano di comprendere e realizzare la radicalità evangelica”.
La prima parte, la più consistente, presenta la radicalità evangelica nelle due sue dimensioni essenziali: prima come vissuto personale di Gesù, di Paolo e di Don Bosco, e poi come una loro esigenza incondizionata per l’operato dei loro discepoli.
La seconda parte offre una riflessione, biblica e salesiana, sul lemma “lavoro e temperanza”. Ispirandosi ai grandi inviati del Nuovo Testamento (Gesù, Paolo, i Dodici), don Jordi Latorre presenta il lavoro del salesiano come attività apostolica, che opera la salvezza voluta da Dio. Un lavoro realizzato però nella temperanza, una virtù di profonde radici bibliche, come ci illustra don Mario Cimosa. Nel contributo che chiude il volume, don Morand Wirth ripropone la comprensione salesiana del classico binomio, rivedendo il magistero dei Rettori Maggiori, da Don Rua fino a Don Chávez.
Pubblicato il 13/02/2014