(ANS – Roma) – Questa mattina, nel giorno dell’Istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio, il Rettor Maggiore ha inviato un augurio ai membri del suo Consiglio. L’auspicio trae spunto da un intervento di Papa Francesco fatto alcuni giorni prima della sua elezione: è uno stimolo a vivere con profondità spirituale e fraterna comunione questo giorno, il triduo santo e la Pasqua.
“Carissimi miei,
sento il bisogno di mettermi in comunicazione con voi in questo Giovedì Santo in cui celebriamo l’Istituzione dell’Eucaristia e del Sacerdozio e riceviamo come carta d’identità il comandamento dell’Amore verificato nel servizio ai fratelli.
Stiamo vivendo un tempo di svolta nella vita della Chiesa a partire della rinuncia tanto imprevista come esemplare di Papa Benedetto e con l’elezione ugualmente imprevista per i vaticanisti di Papa Francisco, un vero dono dello Spirito Santo”.
Il Rettor Maggiore invita a fare proprie le riflessioni che il card. Jorge Mario Bergoglio fece la mattina del 9 marzo durante le congregazioni generali dei cardinali. Il suo intervento, che iniziò a far concentrare gli sguardi dei prelati su di lui, fu dettato a braccio e poi richiesto per iscritto dal card. Jaime Ortega y Alamino, arcivescovo di San Cristobal de l’Avana, ed è stato recentemente reso pubblico.
“Sono certo che vi farà piacere leggere l’intervento dell’allora Card. Jorge Mario Bergoglio e vi sarà di stimolo per vivere intensamente questa Pasqua e sperimentare l’energia nuova e rinnovatrice del Signore Risorto, quella di cui ha bisogno pure la nostra Congregazione, e a cui fa cenno il tema scelto per il CG27: testimoni della radicalità evangelica.
Ai confratelli che partecipano del Sacerdozio di Cristo, la mia felicitazione e anche la mia preghiera affinché lo Spirito Santo continui a conformarci sempre di più a Cristo, Sommo Sacerdote.
A tutti voi il mio immenso affetto, stima e riconoscenza”.
Don Pascual Chávez V., SDB
Rettor Maggiore
Pubblicato il 28/03/2013