(ANS – Roma) – Rispettando la tradizione, il Rettor Maggiore ha presentato ufficialmente la Strenna 2013 recandosi in visita alla Casa generalizia delle Figlie di Maria Ausiliatrice nel primo pomeriggio di oggi, 31 dicembre. La tradizione avviata nel 1849 dallo stesso Don Bosco prosegue con un tema dedicato alla conoscenza e approfondimento della sua pedagogia; tema secondo del cammino triennale di preparazione alla celebrazione del bicentenario della sua nascita (1815-2015).

Nella solenne semplicità di clima di famiglia, Don Pascual Chávez ha incontrato nell’auditorium della Casa generalizia Madre Yvonne Reungoat, una nutrita rappresentanza di fma, e alcuni membri della Famiglia Salesiana.

A loro ha presentato, brevemente, il tema e la struttura della Strenna 2013 espressa nell’ormai noto slogan: “Come Don Bosco educatore, offriamo ai giovani il Vangelo della gioia attraverso la pedagogia della bontà”.

Il vero “dono” (da cui il termine strenna), però, è il testo che il Rettor Maggiore pubblica oggi ed offre all’intera Famiglia Salesiana. Sono pagine che vanno lette, studiate, approfondite personalmente e nei vari organismi di animazione di ogni gruppo locale e territoriale.

“Anche questa volta, il nostro approccio non è solo intellettuale. – scrive il Rettor Maggiore nell’introduzione alla Strenna - Da una parte, è certamente necessario uno studio approfondito della Pedagogia Salesiana per aggiornarla secondo la sensibilità e le esigenze del nostro tempo. Oggi i contesti sociali, economici, culturali, politici, religiosi, nei quali ci troviamo a vivere la vocazione e a svolgere la missione salesiana, sono profondamente cambiati.  D’altra parte, per una fedeltà carismatica al nostro Padre, è ugualmente necessario fare nostro il contenuto e il metodo della sua offerta educativa e pastorale. Nel contesto della società di oggi siamo chiamati ad essere santi educatori come lui, donando la nostra vita come lui, lavorando con e per i giovani”.

Accanto ad alcune riflessioni sui principi consolidati del Sistema Preventivo (Ragione, Religione, Amorevolezza, Buon cristiano e onesto cittadino), il Rettor Maggiore offre grandi punti di riferimento e impegni per la Famiglia Salesiana.

Un vero e proprio percorso di conoscenza, verifica con stimoli per una formazione e programmazione e più efficaci.

Forte è l’accento – come suggerisce il versetto che accompagna lo slogan: “Rallegratevi nel Signore sempre; ve lo ripeto ancora, rallegratevi” (Fil 4,4) – sul Vangelo della gioia che va intesa non come “sentimento effimero, è un’energia interiore che resiste anche alle difficoltà della vita”. “Il vangelo della gioia caratterizza tutta la storia di Don Bosco ed è l’anima delle sue molteplici opere. Don Bosco ha intercettato il desiderio di felicità presente nei giovani e ha declinato la loro gioia di vivere nei linguaggi dell’allegria, del cortile e della festa; ma non ha mai cessato di indicare Dio quale fonte della gioia vera.”, scrive il Rettor Maggiore nel suo commento.

A conclusione, Don Chávez focalizza l’attenzione su Mamma Margherita, venerabile. “Da lei Don Bosco imparò quei valori e atteggiamenti che praticò con i suoi ragazzi e, con il passar degli anni, lasciò ai Salesiani, divenendo le basi della sua pedagogia”. Un modo semplice e diretto che ricorda come l’efficacia di una buona pedagogia salesiana è intrinsecamente legata all’educatore che inevitabilmente, per assimilazione vitale, trasmette i valori in cui crede a chi gli è accanto in un costante rapporto e dialogo. Questo aspetto è sottolineato dal rimando ad un poema segnalato da un salesiano dell’India che il Rettor Maggiore fa proprio.

Il testo integrale della Strenna è disponibile in questa lingua sul sito sdb.org insieme al video commento. Il testo della Strenna è disponibile anche negli Atti del Consiglio Generale n. 415.

Pubblicato il 31/12/2012