Circa 500 persone, simpatizzanti dei salesiani, si sono radunate sabato 17 aprile presso il “Salesianum” di Vienna per festeggiare i cento anni di fondazione dello storico istituto. Ad accoglierle don Petrus Obermüller, direttore dell’opera, e i suoi collaboratori.
Alla festa sono intervenuti, in qualità di ospiti d’onore, il card. Cristoph Schönborn, arcivescovo di Vienna, e mons. Ludwig Schwarz, salesiano, vescovo di Linz.
Il card. Schönborn, che ha presieduto l’Eucaristia, citando la nota frase di san Francesco di Sales - “Si prendono più mosche con una goccia di miele che con un barile d`aceto” –, ha ricordato quanto sia importante nel carisma salesiano “vedere la felicità nelle altre persone”. Il presule ha invitato poi, in questi momenti difficili, a guardare i lati positivi della Chiesa: “La Chiesa è incoraggiante e gioiosa, la Chiesa è basata sui giovani!”.
Don Rudolf Osanger, Ispettore dei Salesiani dell’Austria (AUS), ha ripercorso la storia centenaria del “Salesianum” e ha evidenziato la centralità che i giovani hanno in quest’opera. Don Osanger ha augurato alla “Casa Madre” della presenza salesiana in Austria “altri 100 anni di lavoro e di successo nel trovare risposte creative ai bisogni dei giovani.”
Mons. Schwarz ha fatto memoria della sua infanzia trascorsa nell’istituto viennese quando, lui e suo fratello Gregor, furono accolti come rifugiati di guerra nel 1945 e come, innamorati di Don Bosco, divennero entrambi salesiani.
Giunti nel 1903 a Vienna, i salesiani fondarono il “Salesianum” nel 1909. Il prestigioso istituto è, così, la più antica opera salesiana in Austria.
Nel corso degli ultimi cento anni i Salesiani hanno sempre adeguato la loro opera alle esigenze dei nuovi tempi. Oggi accoglie un pensionato con 230 studenti e studentesse e una parrocchia, Wien-Neuerdberg. Da circa un anno molti volontari e volontarie accolgono bambini e giovani austriaci e stranieri in un oratorio “Sale für alle”, che offre un ampio programma pedagogico e di animazione del tempo libero.
Pubblicato il 20/04/2010