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16/9/2015 - Italia - I sogni di 4 giovani salesiani
Foto dell'articolo -ITALIA – I SOGNI DI 4 GIOVANI SALESIANI

(ANS – Genzano di Roma) – Gabriele, Luca, Matteo e Paolo hanno concluso l’anno di Noviziato e dall’8 settembre scorso, data della loro Prima Professione, sono Salesiani di Don Bosco. Anche loro, come Don Bosco, come qualsiasi Salesiano, hanno dei sogni. Ecco quali sono i loro, raccolti nell’intervista di don Gian Luigi Pussino, SDB.

Per Gabriele il sogno è “saper accogliere ogni esperienza ritrovando, lì dove mi trovo, i giovani più poveri, e saper vivere ogni giorno al fianco dei miei confratelli rispondendo a ciò che Lui mi chiede”.

Un sogno semplice, dice Luca, ma anche molto esigente: “quello di vedere un mondo fatto di persone veramente felici sempre pronte a donarsi per il bene dell’altro nella gratuità”.

Sintetico, ma non meno esaustivo Matteo: “Vivere una vita piena, non mediocre, portando Gesù ai giovani”.

E Paolo quasi raccoglie in una sola espressione quanto già detto: “Dare testimonianza di fraternità, di consacrati che si sostengono, senza risparmiarsi, gli uni gli altri e che vivono rapporti profondi di confidenza ed amicizia”.

I sogni …. certamente 2-3 anni fa erano diversi. Matteo e Marco pensavano di diventare ingegneri; per Gabriele forse c’era un futuro da insegnante; Paolo, già si immaginava con un camice bianco da medico. Per tutti le cose sembravano andare bene… allora perché essere Salesiano oggi?

“Bella domanda... - commenta subito Matteo - perché seguire Gesù è la cosa più bella del mondo, e farlo donandosi ai giovani è ancora più bello... non saprei rispondere altrimenti! Perché un amore così grande come quello di Gesù, se ti tocca, ti conquista. Vale la spesa donarsi per questo amore”.

Gabriele ha capito che la vocazione è una chiamata che proviene dall'esterno: “Sono Salesiano sulla scia di chi ho incontrato sulla mia strada e ha saputo trasmettermi la sua gioia, che nel tempo mi è servita a chiarire ciò che sentivo nella mia vita. Sono Salesiano per i giovani più poveri che altri Salesiani mi hanno fatto conoscere, e che non vivono chi sa dove, ma lì dove io stesso sono chiamato a vivere”.

“Sono Salesiano perché ho intuito e poi sperimentato che questa strada mi rende felice, mi fa essere realmente il meglio di me stesso, mi fa rispondere alla chiamata d’amore del Signore. – aggiunge Paolo – Ne vale la pena perché si tratta della felicità mia e di tanti giovani”.

Conclude Luca: “Salesiano perché nel mondo di oggi c’è molta fame di qualcosa di grande e di diverso, di un Qualcuno che ti sia a fianco, ti sostenga e ti accompagni nelle scelte, piccole e grandi, della vita. (...) Salesiano per essere segno di amore misericordioso e persona di comunione ricercando la felicità che porta alla verità”.

L’intervista completa è disponibile sul sito della Circoscrizione Salesiana Italia Centrale.

Pubblicato il 16/09/2015

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